La carne è uno degli alimenti base della cucina italiana, sempre presente nel carrello della spesa. C’è chi ne acquista in grande quantità e chi invece preferisce prendere solo quella che andrà a consumare entro pochi giorni.
In ogni caso, la domanda che ci si dovrebbe porre è: come conservare la carne a casa?
La risposta più semplice e immediata che potreste dare a questo quesito è che bisogna conservare la carne in frigo, ma siete davvero certi di adottare tutte le precauzioni e accortezze necessarie?
Vediamo allora a cosa bisogna fare attenzione quando si conserva la carne nel frigorifero, quali sono gli errori da evitare e quanti metodi di conservazione della carne è possibile utilizzare.
Come scegliere la carne di qualità
La carne si acquista prevalentemente al supermercato o in macelleria e, osservandola attentamente, è possibile capire se il prodotto che avete di fronte è di buona qualità. Colore, consistenza, odore e data di confezionamento sono i principali fattori che possono farvi capire se il prodotto è fresco o avariato.
Ogni varietà di carne presenta colori diversi, ma è fondamentale che sia nelle carni rosse, sia nelle carni bianche, non siano presenti macchie scure o giallastre.
Queste indicano infatti che il prodotto è compromesso e che in seguito a una cattiva conservazione o un cattivo confezionamento è già iniziato il processo di deperimento, con conseguente proliferazione di microrganismi nocivi (come batteri, lieviti e muffe).
La carne fresca ha inoltre consistenza soda e non presenta eccessiva quantità di liquido: se notate che la carne è troppo molle ed è immersa in acqua rossastra, potete esser certi che è stata messa in commercio già da alcuni giorni.
A tal proposito è indispensabile anche controllare la data di confezionamento: vi consigliamo di acquistare sempre carne messa in vendita in giornata o confezionata al massimo nel corso delle precedenti 24 ore.
Acquistare carne in vaschetta o in tagli freschi, non può dunque garantire che il prodotto sia davvero di ottima qualità.
Le confezioni potrebbero essere compromesse e, se dalle stesse avvertite un odore acre e sgradevole, vuol dire che la proliferazione batterica è già in corso e che il prodotto è inevitabilmente compromesso.
Come conservare la carne in frigo
Conservare la carne in frigo è uno dei metodi più utilizzati per mantenere fresco quest’alimento.
Se non intendete cucinare i tagli acquistati non appena arrivate a casa, è tuttavia necessario fare in modo che la catena del freddo non venga interrotta: nel tragitto dal supermercato alla vostra abitazione, riponete la carne in borse termiche e non appena giunti a destinazione riponetela nel frigorifero.
Vi suggeriamo di non lasciare la carne nella confezione in cui l’avete acquistata: eliminate la vaschetta di plastica o il cartone fornito dal macellaio e trasferite il prodotto in un contenitore ermetico, possibilmente di vetro.
Esporre la carne agli agenti atmosferici, infatti, favorisce la proliferazione batterica e accelera il processo di deperimento.
La carne dev’essere inoltre essere riposta negli scomparti più bassi del frigorifero, dove la temperatura si mantiene più fresca. Prima di cucinarla, potete mantenerla a temperatura ambiente per massimo mezz’ora.
In ogni caso, quando estraete la carne dal frigo controllate sempre che non presenti un cattivo odoro e che sulla superficie non si siano formate macchie scure e striature giallognole o verdastre.
Ma quanti giorni dura la carne in frigorifero? Il periodo di conservazione massima varia per ogni tipologia di carne:
- Le carni bovine, suine, ovine e caprine possono rimanere fresche per quattro o sei giorni, a seconda delle freschezza delle stesse;
- Il pollame, il coniglio, la lepre o la selvaggia durano fino ad un massimo di 48 ore e lo stesso si può affermare per la carne macinata.
È importante verificare che la temperatura interna del frigorifero non superi i 4 °C, in caso contrario la carne potrebbe rovinarsi molto più velocemente.
Come conservare la carne nel freezer
Congelare la carne è sicuramente il metodo più indicato per chi intende conservarla il più a lungo possibile.
Vi consigliamo di utilizzarlo, tuttavia, soltanto se i tagli che avete acquistato sono freschi, in caso contrario già nel giro di qualche giorno la carne tenderebbe a ossidarsi e, riportandola a temperatura ambiente, si avvertirebbe immediatamente uno sgradevole odore dato dal processo di deperimento, bloccato solo momentaneamente dal congelamento.
Per eseguire una corretta conservazione della carne in freezer eliminate la confezione e tamponatela con carta assorbente da cucina: è importante eliminare la maggior parte dei liquidi e succhi in eccesso.
Successivamente riponetela in appositi sacchetti gelo, lasciando uscire quanta più aria possibile o utilizzate dei contenitori ermetici (preferibilmente in vetro).
In alternativa, potete utilizzare una macchina elettrica per il sottovuoto o avvolgere le singole fette di carne in alcuni strati di pellicola. Vi suggeriamo di applicare sempre un’etichetta che riporti la data in cui avete congelato la carne.
Riporre la carne sottovuoto equivale quasi a raddoppiare il tempo massimo di conservazione: eliminare l’esposizione all’ossigeno, infatti, impedisce e blocca la proliferazione batterica.
Vediamo adesso quanti giorni dura la carne in freezer. Iniziamo col dire che la temperatura ideale di conservazione della carne in freezer è pari a -18 °C.
Mantenendo costante questa temperatura potrete conservare la carne macinata fino a due mesi, la carne di manzo fino a nove mesi, la carne di maiale fino a quattro mesi e le carni bianche (come il pollo o il tacchino) fino a sei mesi.
Gli errori da evitare
Talvolta sono i piccoli errori, spesso compiuti per semplice distrazione, a rovinare il processo di conservazione della carne.
Se avete riposto la carne in frigo, fate sempre attenzione che la carne cruda non si trovi mai vicino alla carne già cotta: i microrganismi presenti nella prima rischierebbero di contaminare la seconda.
Prima di conservare diversi tipi di carne, inoltre, ricordatevi sempre di separarli in differenti contenitori o avvolgendoli in pellicola o sacchetti gelo, in modo che le superfici non siano a contatto.
Se avete conservato la carne con il metodo del sottovuoto, prima di cucinarla eliminate completamente l’involucro e tamponatela con della carta assorbente. Successivamente datele il tempo di ossigenarsi, così da eliminare gli odori più intensi che potrebbero compromettere le vostre ricette.
È inoltre possibile che la carne conservata sottovuoto perda gran parte del suo colore originale, sbiadendosi o risultando lievemente più grigiastra: in questo caso non dovete preoccuparvi, poiché l’assenza di ossigeno porta inevitabilmente a questo risultato.
Se doveste invece avvertire un odore particolarmente sgradevole nel momento in cui togliete la confezione e la carne risulti eccessivamente unta, vi suggeriamo di gettarla.
Ricordate infine che la carne dev’essere sempre cucinata a temperatura ambiente: sia che l’abbiate conservata nel frigorifero, sia che l’abbiate congelata, attendete il tempo necessario prima di metterla in forno o in padella.
Cuocerla quand’è ancora troppo fredda rischierebbe di farla bruciare esternamente, mentre l’interno tende a rimanere crudo.