La cipolla è uno degli ortaggi più utilizzati in qualsiasi tipo di preparazione gastronomica, onnipresente nelle cucine degli italiani.
Il suo caratteristico aroma ha il pregio di insaporire e rendere estremamente gustoso un gran numero di ricette e anche coloro che non ne amano particolarmente il profumo riconoscono che un qualsiasi piatto condito con della cipolla, sia a crudo sia cotta, acquista una marcia in più.
In questo articolo vi spiegheremo come conservare le cipolle fresche e quelle già tagliate, mostrandovi alcune particolari tecniche che vi consentiranno di sfruttarle anche se non riuscite a consumarle in breve tempo.
Come conservare le cipolle fresche
Se avete acquistato delle cipolle fresche appena raccolte dovete considerare il fatto che, non consumandole immediatamente, con il passare del tempo il loro odore tenderà a diventare più forte e pungente.
È essenziale evitare di farle marcire o far nascere i germogli e, per riuscire in un simile intento, bisogna utilizzare alcune specifiche accortezze.
Per un’ottimale conservazione delle cipolle bisogna tenere queste ultime lontane dalle fonti di luce, calore e umidità. Evitate pertanto di tenerle in sacchetti di plastica o in barattoli chiusi, riponendole in un luogo fresco, asciutto e ventilato.
Dove conservare le cipolle, allora? La scelta migliore è quella di un ripostiglio o di una cantina privi di umidità e poco esposti alla luce solare.

I migliori contenitori per conservare le cipolle fresche intere, non ancora sbucciate, sono le cassette di legno o dei cesti in vimini.
Dovrete comunque avere l’accortezza di ricoprire il fondo con della carta assorbente da cucina o con un panno (quelli in lino e cotone sono perfetti).
Fate inoltre attenzione a non accatastare le cipolle le une sulle altre, ma disponetele ordinatamente l’una accanto all’altra.
L’errore più comune è quello di conservare le cipolle in frigorifero: anche riponendole nell’apposito cassetto sul fondo infatti tenderebbero ad assorbire troppa umidità e, oltre a germogliare, produrrebbero in breve tempo diverse tipologie di muffa, infettandosi le une con le altre.
Come conservare le cipolle tagliate
Un discorso del tutto differente dev’essere fatto nel caso in cui abbiate già usato la cipolla. È più che normale utilizzarne, nel corso di svariate ricette, solo metà. Come conservare la cipolla già tagliata?
In frigorifero

Il modo migliore di conservare la cipolla in frigo è quello di eliminare del tutto la buccia e tagliarla a fette. Dovrete successivamente chiuderla in un barattolo di vetro o sigillarla in un sacchetto ermetico.
In alternativa potreste avvolgere la cipolla in un paio di strati di pellicola, senza tagliarla o sbucciarla, ma il suo aroma rischierebbe comunque di trapelare e diffondersi per tutto il frigorifero.
In entrambi i casi, vi suggeriamo di consumare la cipolla nei due giorni successivi a quello in cui l’avete conservata, così da sfruttare comunque un’alimento fresco e non alterato nel suo odore o sapore.
In freezer
Se volete conservare il più a lungo possibile una cipolla già sbucciata e tagliata (a fette o tritata), dovrete congelarla chiudendola negli appositi sacchetti per freezer.
In questo modo potrete utilizzarla anche a distanza di alcuni mesi, ma dovrete considerare che in seguito all’azione di scongelamento perderà gran parte della sua consistenza e non potrete più servirla a crudo.
Si rivelerà comunque perfetta per le ricette che prevedono l’uso del soffritto e, a tal proposito, potreste decidere di congelarla direttamente insieme a del sedano e delle carote ridotti a pezzettini.
In questo caso, vi consigliamo di porzionare il trito congelato usando delle vaschette per formare cubetti di ghiaccio e richiudendo le stesse all’interno di un sacchetto ermetico.
Sia che vogliate conservare le cipolle nel frigorifero, sia che vogliate congelarle, è sempre bene scrivere sul contenitore prescelto la data del giorno in cui avete eseguito queste operazioni.
Altri modi per conservare le cipolle
Se non vi interessa conservare le cipolle in frigo, avete a vostra disposizione molti altri metodi per sfruttarle anche a distanza di tempo. Vediamone alcuni.
Essiccate

Per mantenere le cipolle a lungo, potete decidere di essiccarle. Dovrete, prima di ogni altra cosa, sbucciare la cipolla e scavarla facendo ben attenzione a non tagliare le radici (in questo caso, l’ortaggio inizierebbe immediatamente a marcire).
Dopo aver eliminato le parti di scarto, tagliate le cipolle in fettine sottili ed esponetele al sole finché non perderanno tutti i liquidi. Ancora meglio, acquistate e utilizzare un essiccatore per alimenti domestico.
A questo punto dovrete selezionare quelle rimaste intatte ed eliminare quelle che presentano sintomi di deterioramento, quindi dovrete riporle delicatamente in una rete piuttosto ampia e conservarle in un luogo asciutto e buio.
Sott’olio

Per una perfetta conservazione delle cipolle sott’olio, eliminate subito le part di scarto.
In una pentola di medie dimensioni mettete dell’acqua e dell’aceto, aggiungendo le spezie che preferite e aggiungete le cipolle soltanto dopo che l’acqua sarà giunta a bollore, insaporendo il tutto con un pizzico di sale.
Lasciate cuocere le cipolle per un massimo di cinque minuti e, subito dopo, trasferite le cipolle in un barattolo, conservando un mestolo di acqua di cottura.
Quando avrete messo tutte le cipolle nel contenitore, aggiungete il mestolo d’acqua di cottura e ricoprite il tutto con dell’olio extravergine di oliva. Eseguite a questo punto la chiusura sottovuoto.
In agrodolce

Per conservare le cipolle fresche e tagliate in agrodolce scegliete quelle più piccole e sode (ad esempio, le borettane).
Sbucciatele e sciacquatele sotto abbondante acqua corrente, quindi mettete in una pentola di medie dimensioni dell’aceto, dello zucchero e del sale. Aggiungete infine l’acqua e delle spezie, unendo infine le cipolle sgocciolate.
Quando il preparato arriverà al bollore, lasciate cuocere le cipolle per circa cinque minuti, mescolandole frequentemente per non far caramellare lo zucchero.
Prendete dei barattoli perfettamente sterilizzati e trasferite qui le cipolle, coprendole interamente con il liquido di cottura. Capovolgendo i barattoli, eseguite la chiusura sottovuoto.
Marmellata

I più golosi apprezzeranno sicuramente questo particolare modo di mantenere le cipolle.
Per realizzare questa gustosa marmellata dovrete pulire e tagliare tutte le cipolle a fettine sottili (vanno bene sia quelle bianche sia quelle rosse) e dovrete metterle in una pentola, ricoprendole completamente poi con aceto, acqua e zucchero.
Fate arrivare il composto a bollore, quindi abbassate la fiamma al minimo e continuate a cuocere il tutto per circa mezz’ora a coperchio chiuso, senza dimenticarvi di mescolare di tanto in tanto.
Trasferite la marmellata di cipolle nei barattoli di vetro e realizzate il sottovuoto.
Come sapere se le cipolle non sono più buone
Comprendere se una cipolla non è più buona è un’operazione piuttosto semplice.
Il precoce deterioramento è causato da una cattiva conservazione delle cipolle e l’indizio più importante è dato dal cambiamento di colore della buccia, che nel caso delle cipolle rosse tende a sbiadirsi e nelle bianche, invece, si ingiallisce.
In alternativa potete tagliare la cipolla e vedere se al suo interno si sono formate macchie di muffa scura o uno strato di melma viscosa.
Vi consigliamo di evitare di cucinare le cipolle anche in presenza di evidenti germogli, in quanto le sue proprietà organolettiche potrebbero essersi compromesse e risulterebbe eccessivamente indigesta.