I funghi porcini sono gli indiscussi protagonisti di moltissime ricette, tra primi, secondi piatti, contorni e deliziosi antipasti. Amati da tutti, sono in grado di arricchire qualsiasi menù e sono anche molto semplici da preparare.
Può capitare, tuttavia, che successivamente al pasto appena consumato vi siano rimasti dei funghi porcini, già cotti o ancora crudi, dunque: come conservare i funghi porcini?
In questo articolo vi mostreremo le diverse tecniche di conservazione dei funghi porcini, le quali vi consentiranno di sfruttare al meglio l’altissimo potenziale di questo delizioso alimento.
Come scegliere i funghi porcini
I funghi porcini sono in grado di donare ad ogni pietanza un ottimo gusto e sapore: naturalmente, bisogna sceglierli con attenzione.
A tal proposito dovete prima di tutto prestare attenzione al fatto che i vostri funghi porcini non presentino ammaccature o buchi, i quali possono essere causati da piccoli vermetti; allo stesso modo non devono avere parti annerite, né una consistenza molliccia e porosa.
I funghi porcini freschi hanno inoltre un ottimo odore muschiato, se avvertite puzza di umido fareste meglio a evitarli: non solo rischiereste di rovinare il vostro piatto, ma tali segnali potrebbero anche compromettere del tutto una buona conservazione dei funghi porcini.
Quanto durano i funghi porcini freschi?
Se avete acquistato dei funghi porcini freschi, ma non avete intenzione di cucinarli in giornata, potreste facilmente conservarli in frigorifero.
Vi basta riporli in un sacchetto di carta che non trattenga eccessivamente l’aria: i funghi porcini infatti hanno bisogno di respirare, in caso contrario potrebbero annerirsi in fretta e diventare del tutto inutilizzabili anche nel giro di 24 ore.
Conservandoli nel sacchetto di carta (meglio se traforato) e riponendoli nello scomparto più basso del frigo, invece, riuscirete a conservare i porcini freschi anche per 5 o 6 giorni.
Come congelare i funghi porcini
Conservare i funghi porcini in freezer è un ottimo sistema per averli sempre a portata di mano: questa tecnica vi permette infatti di utilizzare i funghi porcini fino a 3 mesi dalla data di congelamento.
Se vi state chiedendo se si possono congelare i funghi porcini, sappiate che la risposta al vostro dubbio è affermativa.
Dopo aver accuratamente pulito le parti sporche di terra con un panno di lino o uno spazzolino a setole morbide, eliminate la parte finale del gambo con un taglio netto e tamponate i funghi con della carta assorbente in modo da eliminare tutta l’umidità.
Terminata questa operazione non vi resta altro che tagliare i funghi porcini a tocchetti o fettine (potete decidere in base all’uso che ne dovrete fare) e riporli in sacchetti freezer, facendo uscire quanta più aria possibile.
È molto importante che i funghi siano completamente asciutti: in caso contrario nel freezer andrebbero a formarsi dei cristalli di ghiaccio che rovinerebbero la polpa.
Funghi porcini essiccati
Essiccare i funghi porcini consente di mantenere inalterate sia le loro qualità, sia il loro sapore.
Potete eseguire questa tecnica di conservazione in due modi: utilizzare un essiccatore per alimenti elettrico (saranno necessarie circa 12 ore) o disporli su una teglia da forno antiaderente e cuocerli a 45 °C in modalità ventilata.
Nel secondo caso è preferibile lasciare lo sportello del forno leggermente aperto, per permettere all’umidità di fuoriuscire. Essiccando i funghi porcini, è possibile farli rinvenire e riutilizzarli anche a distanza di diversi mesi.
Per conservarli, fateli raffreddare del tutto e riponeteli a temperatura ambiente in un contenitore con chiusura ermetica.
Funghi porcini sott’olio
Conservare i funghi porcini sott’olio equivale ad avere sempre a portata di mano un antipasto o un contorno estremamente sfizioso e saporito.
Dopo aver pulito e tagliato a fettine i funghi porcini, sbollentateli per due o tre minuti in una pentola con acqua, aceto e vino bianco. Successivamente fateli saltare in padella con un filo d’olio, un pizzico di sale e una spolverata di pepe (potete aggiungere le spezie che preferite).
Attendete che i funghi si raffreddino del tutto e inseriteli in dei vasetti di vetro sterilizzati dotati di coperchio ermetico.
Prima di chiudere il barattolo ricoprite completamente i funghi con dell’olio extravergine di oliva, superando la superficie degli stessi di mezzo centimetro.
Funghi porcini sott’aceto
Tra le conserve di funghi porcini più amate e utilizzate vi è sicuramente la conserva di funghi porcini sott’aceto. Per realizzarla potete scegliere qualsiasi tipologia di aceto.
Per prima cosa pulite bene i funghi, tagliateli a fettine e sbollentateli per circa 30 secondi in abbondante aceto e sale.
Estraeteli dalla pentola con una schiumarola, trasferiteli su un piano da lavoro e fateli raffreddare coprendoli con un panno di lino o cotone.
Nel frattempo che i funghi si raffreddano aromatizzate l’aceto presente in pentola con della cannella, aglio, alloro e grani di pepe. Quando è diventato tiepido, filtratelo in modo da eliminare tutti i residui.
Non vi resta altro che disporre i funghi porcini a strati in un barattolo sterilizzato e ricoprirli completamente con l’aceto.
Conservate per 3 giorni i vasetti senza chiuderli, poiché potrebbe essere necessario aggiungere dell’altro aceto bollito per ricoprirli del tutto (i funghi tendono ad assorbirlo).
Per terminare la procedura chiudete i barattoli con tappi nuovi e sterili e consumateli dopo averli lasciati per almeno 40 giorni nel frigorifero.
Funghi porcini in polvere
I funghi porcini in polvere sono una risorsa eccellente da avere sempre a portata di mano per insaporire all’istante qualsiasi tipologia di piatto.
Per realizzarli vi serve una manciata di funghi porcini essiccati: dovete inserire questi ultimi in un macinacaffè e azionarlo, lasciandolo lavorare finché i funghi non si polverizzano completamente.
Per conservare i funghi porcini in polvere basta riporli in un barattolo di vetro dotato di coperchio in vetro o alluminio.