Come conservare il succo di frutta fatto in casa

Come conservare il succo di frutta fatto in casa

Come e per quanto tempo conservare succhi di frutta ed estratti fatti in casa? Questa è forse la domanda più frequente che si pone chi possiede un estrattore (o una centrifuga) e si cimenta nella loro produzione.

Qui di seguito faremo chiarezza sulle tempistiche ed i metodi di conservazione, forniremo consigli utili e anche pratici su come garantire la conservazione di un succo per poterlo conservare comodamente anche per un anno!

Naturalmente se il nostro obiettivo è fare il pieno di micronutrienti, la cosa migliore è sempre bere il succo appena estratto: dal momento dell’estrazione, ogni momento che passa purtroppo tende a far deteriorare i principi nutritivi degli alimenti.

Frutta e verdura conservano tutti i loro nutrienti grazie alla presenza delle fibre, che costituiscono una sorta di scudo che protegge dall’ossidazione, protezione che viene a mancare attraverso il processo di estrazione.

Per cominciare quindi è bene comprendere cosa sia il processo ossidativo, in questo modo ci sarà facile capire come contrastarlo e conservare al meglio i nostri succhi.

Cos’è l’ossidazione?

Sentiamo spesso parlare di ossidazione, ma non sempre è chiaro di cosa si tratti. Quando facciamo riferimento a verdura e frutta, l’ossidazione consiste in un processo di tipo chimico che è ben visibile ai nostri occhi, anche solamente quando procediamo al taglio.

Basti pensare ad una mela, anche soltanto cadendo il principio di ossidazione sarà ben visibile nella porzione del frutto ammaccata.

la frutta si ossida quando tagliata

Naturalmente questo tipo di reazione chimica può variare da vegetale a vegetale, e cambiano sia i tempi di reazioni sia le cause: un esempio lampante di ossidazione è l’arancia, che in soli 20 minuti di esposizione alla luce solare può arrivare a perdere fino al 50% di contenuto di Vitamica C.

È chiaro quindi che moltissima frutta e verdura andrebbe conservata integrata fino all’istante prima di essere inserita nell’estrattore, per preservarne i nutrienti.

Ridurre l’ossidazione prima dell’estrazione

Esistono alcuni piccoli trucchetti da adottare per contrastare l’ossidazione che possono tornare utili per allungare i tempi di conservazione dei succhi ottenuti con l’estrattore.

Innanzitutto l’ideale sarebbe utilizzare verdura e frutta appena tolte dal frigorifero: la conservazione in frigo infatti ritarda la maturazione degli alimenti e permette di estrarre un succo a bassa temperatura.

È stata già sottolineata poi l’importanza di sbucciare frutta e verdura solo l’istante prima di procedere all’estrazione vera e propria, per non esporre eccessivamente alimenti come banane o mele – che sono ricchissimi di fenoli – a contatto con l’ossigeno.

estrarre la frutta intera per migliorare conservazione

L’ideale sarebbe inserire nell’estrattore frutta e verdura ancora intera, come si può infatti fare con piccola frutta tipo le fragole, o con verdure poco ingombranti come le carote per esempio; purtroppo per gli estrattori più economico l’imbuto solitamente è poco ampio quindi è necessario provvedere al taglio di alcuni alimenti.

Un altro accorgimento davvero valido e utile è quello di non eliminare la buccia, ogni qualvolta sarà possibile: la scorza esterna infatti è una forma di protezione e mantenerla risulta importantissimo per la protezione dei micronutrienti.

Naturalmente è preferibile scegliere verdura e frutta di origine biologica nel caso si voglia passare all’estrattore anche la buccia, senza mai dimenticare che solo le bucce edibili possono essere aggiunte.

Come conservare il succo di frutta fatto in casa

Ci sono molteplici modalità di conservazione del succo di frutto fatto in casa. Variando i metodi, variano di conseguenza i tempi massimi di conservazione: da alcune settimane fino a un anno.

Considerato infatti che l’ideale è bere il proprio succo estratto di fresco tutte le mattine, ricco di principi nutritivi e gusto, è facile però intuire la necessità di conservazioni più lunghe, sia per questioni di comodità che di stagionalità.

Addizionare con Vitamina C

vitamina c ritarda ossidazione frutta e verdura

Per brevi conservazioni, fino e non oltre a due giorni, addizionare il nostro succo con Vitamina C sarà più che sufficiente, la quale è infatti è un conservante naturale potentissimo.

Le dosi (da non superare mai) sono 1 cucchiaino di vitamina pura ogni 750 millilitri di estratto, da aggiungere appena terminata l’estrazione.

Addizionare di Vitamina C le nostre ricette per l’estrattore non solo le manterrà integre dal punto di vista nutritivo, ma avrà anche alcuni effetti secondari molto utili e importanti: questa vitamina infatti è coinvolta in molti processi di sintesi del nostro corpo, come la produzione di collagene e l’assorbimento del ferro.

In caso sia necessario un ripiego, è possibile utilizzare il succo di mezzo limone da mischiare al succo appena estratto, nonostante questo sia meno efficiente e abbassi il tempo di conservazione a un giorno.

Riporre nel freezer

congelare succo per conservarlo

È possibile conservare fino a quattordici giorni i succhi in freezer.

Sarà sufficiente travasare i nostri succhi in contenitori adatti (anche piccole bottiglie da ½ L si presteranno bene all’utilizzo) e poi riporli in congelatore, per estrarli almeno qualche ora prima dell’utilizzo, facendoli scongelare senza nessun ausilio di calore.

Usare il sottovuoto

Per una conservazione di alcune settimane fino ad un mese intero è possibile utilizzare il sottovuoto.

Prima di tutto sarà necessario sterilizzare i contenitori (solitamente in vetro, vasi o bottiglie e tappi annessi) bollendoli per almeno 30 minuti; una volta asciugati all’aria saranno sterili e pronti per l’utilizzo.

Il succo va versato nei contenitori, questi vanno tappati con cura e attenzione e infine capovolti, in questo modo si creerà il sottovuoto che ci aiuterà a conservarlo; una volta imbottigliato il succo va collocato in un angolo fresco della casa, non soggetto a sbalzi di temperatura e ben asciutto.

Prima di bere il succo è necessario agitare il contenitore per ovviare alla precipitazione sul fondo del materiale fibroso, così il tutto tornerà ad essere omogeneo e perfetto.

Pastorizzare con il bagnomaria

bagnomaria per conservare succhi per mesi

Questa tecnica è consigliata per conservare i succhi per periodi molto lunghi, solitamente si utilizza quando si producono succhi di stagione in discrete quantità e si vogliono conservare per tutto l’anno.

Si procede con la sterilizzazione dei contenitori esattamente come visto sopra, si versa il succo appena fatto e si chiudono i contenitori controllando di aver stretto perfettamente i tappi in maniera da esser certi che, né aria, né acqua possano infiltrarsi.

I contenitori vanno quindi riposti in una pentola riempita con acqua di rubinetto; per evitare che i contenitori (solitamente di vetro) cozzino tra loro si potranno utilizzare dei canovacci o pezze di tessuto avvolte attorno ai singoli vasi.

A questo punto sarà sufficiente portare a bollore e far bollire per trenta minuti almeno, dopodiché si potrà spegnere il fuoco e procedere all’estrazione dei barattoli solo quando l’acqua si sarà raffreddata.

Anche in questo caso i nostri succhi andranno riposti in un angolo fresco della casa fino a quando non vorremmo consumarli, e una volta aperta una bottiglia si conserva in frigorifero per circa due giorni.

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