Come conservare il pane fatto in casa (o comprato)

Come conservare il pane fatto in casa

L’argomento di questo articolo può sembrare davvero semplice ed elementare, ma in realtà molte persone non sanno come conservare il pane e preferiscono acquistarne o prepararne soltanto una quantità che è possibile consumare entro un paio di giorni.

Questo comporta sicuramente un elevato dispendio di tempo, nel caso il pane sia stato preparato in casa, o di denaro, nel caso preferite acquistarlo in un panificio.

In realtà ci sono diversi modi per mantenere il pane fresco e si rivelano particolarmente utili nel momento in cui non si ha tempo per prepararlo personalmente.

Vediamo dunque quali sono le migliori tecniche per conservare il pane e mantenerlo morbido il più a lungo possibile.

Perché il pane fatto in casa si conserva meglio?

Il pane fatto in casa o preparato in giornata da un panificio è senza dubbio quello che si conserva meglio, senza rischiare di indurirsi e ammuffire nel giro di appena 24 ore.

Il pane a lunga conservazione presente in commercio è una valida alternativa, se non si ha tempo di prepararlo in casa, ma in questo caso è impossibile preservarlo e, al massimo, dopo che si sarà indurito potrà essere utilizzato per ricavarne del pangrattato.

Se volete conservare il pane nel miglior modo possibile dovete dunque spendere del tempo per armeggiare con acqua, farina e lievito madre.

Il processo di acidificazione del pane fatto in casa, infatti, si basa sui batteri lattici presenti nel preziosissimo lievito madre e, abbinato ad una buona lievitazione e panificazione, aiuta a rallentare l’indurimento e l’essiccazione.

Il pane fatto in casa è oltretutto molto più restio a produrre muffe, se paragonato a quello che si trova nei supermercati (e in particolar modo, rispetto al pane bianco in cassetta).

Vediamo dunque come si conserva il pane fresco e quali accorgimenti bisogna usare per poterne usufruire tranquillamente anche a distanza di tempo.

Conservare il pane fatto in casa: tecniche e suggerimenti

Se avete impiegato una giornata libera per realizzare delle pagnotte fresche e fragranti, avrete senza dubbio tutto l’interesse di sfruttare il vostro sforzo anche nei giorni a venire. Ecco dunque alcuni stratagemmi che vi mostrano come conservare il pane fatto in casa.

Congelare il pane fresco

Pane pronto per essere congelato

Se intendete conservare il può a lungo possibile il pane fresco fatto in casa, congelarlo è sicuramente la soluzione migliore. In questo modo sarà possibile mantenere la crosta ben croccante e la mollica interna non rischierà di indurirsi.

Il processo di congelamento vi offre la grande opportunità di rallentare il processo di raffinamento, pertanto riscaldando successivamente il pane nel forno, in un tostapane o nel microonde vi permetterà di attivare nuovamente gli amidi e renderlo perciò elastico e fragrante.

Per conservare il pane nel freezer potete decidere di lasciarlo intero o tagliarlo a fette.

Dovete soltanto inserirlo in un sacchetto per congelamento e sigillare quest’ultimo, avendo l’accortezza di eliminare quanta più aria possibile. In questo modo potete conservare il pane anche per un paio di mesi.

Quando volete scongelare il pane conservato nel freezer mettetelo a temperatura ambiente per una mezz’ora.

Non attendere che si ammorbidisca del tutto poiché il ghiaccio, sciogliendosi, potrebbe inumidire il pane e renderlo più colloso. Accendete il forno a 200 °C e, quand’è caldo, inserite il pane per ravvivarlo.

Conservare il pane in una breadbox

Pane conservato in una breadbox

Se intendete consumare il pane entro uno o due giorni dalla data di acquisto o dal momento in cui l’avete fatto in casa, le breadbox sono delle ottime alleate. Questi contenitori, ideati appositamente per conservare il pane, sono perfetti per farlo a temperatura ambiente.

Lasciare il pane chiuso in una busta di cartone impedisce infatti all’aria di circolare adeguatamente, pertanto questo metodo di conservazione renderà il vostro prodotto più molle e colloso.

Le breadbox invece consentono un’adeguata circolazione dell’aria, senza esporre direttamente il pane all’ambiente circostante. In questo modo sarà possibile mantenerlo morbido e croccante fino a due o tre giorni massimo.

In commercio è possibile trovare diverse tipologie di breadbox. Tra le migliori ci sono sicuramente quelle in legno di bambù e smalto o in ceramica.

Questi materiali sono i migliori per mantenere all’interno del contenitore una temperatura costante, evitando dunque che il pane rischi di seccarsi per il troppo caldo o sviluppi delle muffe in presenza di umidità.

Ricordatevi di non riempire eccessivamente la breadbox: più quantità di pane è presente nel contenitore, più salirà il livello di umidità interno, che potrebbe facilmente compromettere la croccantezza della crosta e compromettere il sapore della mollica.

Usare la carta stagnola, la pellicola o un sacchetto di carta/plastica

Pane chiuso in un sacchetto di plastica

Una valida alternativa sempre per conservare il pane fatto in casa per due o tre giorni è quella di avvolgerlo in un foglio di carta stagnola, nella pellicola o chiuderlo in un sacchetto di plastica o di carta.

In questo modo potrete rallentare il processo di essiccazione e impedire che il pane diventi raffermo.

Il lato negativo di questo metodo di conservazione sta nel fatto che trattiene molta umidità e, inevitabilmente, compromette la croccantezza.

Dovete inoltre fare attenzione e non esporre il pane a bruschi sbalzi di temperatura o ad ambienti eccessivamente umidi: in questo caso, anche se chiuso perfettamente in uno di questi tre materiali, rischierebbe di sviluppare della muffa nella zona interna.

Conservare il pane nel frigorifero

Pance conservato nel frigorifero

Solitamente utilizzare il frigorifero per mantenere il pane fresco è decisamente sconsigliato. in questo ambiente è infatti facile che i prodotti lievitati assorbano troppa umidità e sviluppino muffe.

Se la vostra casa è particolarmente calda o umida o il freezer è pieno, tuttavia, esiste qualche trucco che vi permette di conservare il pane nel frigorifero senza compromettere eccessivamente il vostro prodotto.

Prima di farlo, dovete necessariamente chiuderlo in un contenitore per alimenti: le buste doppio-strato composte da carta e plastica, ad esempio, sono le migliori.

Fate attenzione che non siano impregnate di altri odori o non vi sia al loro interno la presenza di residui di altri alimenti: rischiereste di alterare sia l’odore sia il sapore del pane fresco.

Fatto ciò, riponete il pane chiuso nel contenitore per alimenti nei ripiani meno umidi del frigo ovvero i ripiani inferiori, gli stessi indicati per la conservazione di frutta e verdura (LINK).

Consumate il pane conservato nel frigorifero nel più breve tempo possibile, riscaldandolo velocemente in una padella (se è già stato fatto a fette) o ravvivandolo in forno, nel tostapane o nel microonde.

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