Le patate sono un alimento sano e nutriente, oltre che un ingrediente comunemente usato in moltissime ricette della nostra tradizione e non solo.
Per questo motivo sarebbe utile avere sempre a disposizione in casa delle patate novelle, ma trattandosi di un prodotto stagionale ciò non è possibile.
Fortunatamente è possibile conservare le patate in casa per lungo tempo, grazie a semplici accorgimenti.
Come fare senza che germoglino o marciscano? Ecco un’utile e dettagliata guida sui vari metodi di conservazione delle patate, in cui potrete trovare la tecnica che più fa per voi.
Come riconoscere le patate in cattivo stato
Chi non coltiva da sé le patate, sarà abituato a andarle a comprare al supermercato o nei mercatini locali che le vendono sfuse, in sacchi o anche a cassette.
Capita però, specialmente nei banchi della grande distribuzione, di notare sacchi di patate che non dimostrano di essere poi così fresche.
Quali sono i segnali inequivocabili che una patata inizia a mostrare quando non è più di buona qualità?
Innanzitutto le patate devono essere sode e non presentare grinze sulla buccia. Se sono appena appena molle, non compratele. Il loro aspetto deve essere sano, tonico, il colore omogeneo, senza manifestare chiazze verdi, buchi, macchie scure e ovviamente senza germogli.
Assicuratevi sempre di comprare un prodotto locale, che il più delle volte è sinonimo di freschezza, oltre che di sostenibilità ambientale.
Dove conservare le patate

Detto questo, ora vedremo come e dove conservare le patate appena raccolte o appena comprate.
La soluzione ideale sarebbe quella della cantina, cioè di una stanza fresca anche in estate, ma attenzione, è fondamentale che non sia umida se volete evitare che le vostre patate marciscano.
In alternativa alla cantina, qualsiasi angolo fresco va bene, come una soffitta o un sottoscala. Il primo aspetto importante, infatti, è la temperatura.
Altra condizione da tenere in gran conto è la luce. Per conservare a lungo le patate, è necessario tenerle al buio, perché la luce fa scattare nei tuberi sia i processi di germinazione ma anche alcune alterazioni di colore nella buccia.
Sottoposte per lungo tempo alle luce diretta, infatti, le patate potrebbero iniziare a presentare delle macchie verdastre.
Infine, mai tenere le patate vicino alla frutta, trucchetto che invece si usa quando si vuole favorire i processi di maturazione di altri prodotti ortofrutticoli.
Un altro consiglio riguarda l’aerazione. Se avete una grossa mole di patate potete sistemarle in cassette una sopra l’altra, disponendo in ogni cassetta uno strato sottile di patate, in modo che l’aria possa circolare.
Come evitare che le patate germoglino

Viste le condizione ideali per conservare le patate in casa il più a lungo possibile, ora vediamo di capire come si conservano le patate senza che inizino a germogliare.
Come abbiamo detto, la prima condizione necessaria è la temperatura, che deve essere compresa tra i 4 e i 10 °C, per impedire alle patate di mettere i primi germogli e tenerle in uno stato di blocco vegetativo, durante il quale possono essere consumate senza controindicazioni.
Esistono dei prodotti antigermoglianti da applicare sulla buccia, ma se si può in maniera naturale sfavorire il più possibile o comunque ritardare il momento della germinazione meglio prima provare con i metodi naturali, che sono più sani e non costano nulla.
Dal momento che temperature sopra ai 12 °C favoriscono la procreazione dei germogli, come fare in estate?
Se non avete una cantina o un luogo buio e fresco, allora per un certo periodo potere conservare le patate in frigo, nello scomparto basso della verdura che è il meno freddo.
Ma attenzione, perché un freddo eccessivo o eventuale umidità del frigorifero potrebbe causare l’annerimento delle patate.
Come congelare le patate

Partiamo dalle basi: non si congelano mai le patate crude. Per poterle riporre in freezer le patate devono essere sempre prima cotte, o per lo meno pre-cotte, come vedremo dopo.
In realtà, non ha una grossa importanza come siamo state cotte: che siano bollite, fatte in padella o al forno, il risultato non cambia. L’importante è che le patate cotte non siano troppo bagnate.
Quindi non lavatele prima di congelare, anzi meglio sarebbe tamponarle con della carta da cucina per seccare il più possibile la loro superficie. A questo punto, vanno poste in un sacchetto facendo uscire tutta l’aria prima di chiuderlo e messe in freezer.
Si possono conservare così per alcuni mesi, anche se molti consigliano di non superare i 9 mesi. Porzionate la quantità di patate cotte che avete in diversi sacchetti, perché una volta gelate sarà impossibile dividerle.
Come conservare le patate cotte

Se avete a disposizione una grande quantità di patate e avete timore che a lungo andare possano germogliare, allora potete procedere anche con la cottura di una parte di esse per conservarle poi già cotte.
Se alcune patate presentano qualche germoglietto niente paura, basterà semplicemente rimuoverlo.
Lavate e tagliate le patate a dadi della grandezza che preferite, intanto in una pentola portate l’acqua a bollore per poi gettare le patate a cuocere. Una volta bollite, scolatele in uno scolapasta.
La cosa migliore sarebbe quella di fermare il più in fretta possibile la cottura, attraverso una procedura detta abbattimento della temperatura, al fine di mantenerle sode.
Per farlo, una volta scolate le patate, potete riempire lo scolapasta di cubetti di ghiaccio e attendere finché si sia sciolto. A questo punto tamponate i pezzi di patate cotte per asciugarle il più possibile, così otterrete delle patate cotte e fredde.
Ora potete tenere da parte una razione per consumarla subito, mentre il resto può essere messo in un sacchetto.
Se avete la possibilità di realizzare una conservazione delle patate sottovuoto, il gioco è fatto perché i maggiori nemici della conservazione a lungo termine di qualsiasi cibo sono l’acqua e l’aria. Se non avete modo di chiuderle sottovuoto, cercate di far uscire più aria possibile prima di chiudere il sacchetto.
Potete conservare così le patate in frigo per alcuni giorni, altrimenti possono essere messe direttamente in freezer e scongelate all’occorrenza.
Si possono congelare le patate fritte?

E se siete degli amanti delle patatine fritte la domanda sorge quindi spontanea: si possono conservare le patate fritte in freezer? E la risposta è: certo!
Il metodo prevede che si proceda esattamente come per le patate fritte che si comprano surgelate al supermercato.
Prendete dunque delle patate di buona qualità, presupposto sempre valido per ottenere un alimento sano, oltre che apprezzabile al gusto. Tagliatele a fiammifero, nello stile delle patate fritte, mettete a scaldare dell’olio di semi da frittura in una pentola e fate friggere le patate solo per pochi minuti.
Realizzerete così una pre-frittura in olio bollente che vi consentirà di conservare le patate pre-fritte congelate. Quando le togliete dall’olio sarebbe ideale sottoporle ad un rapido abbattimento della temperatura, magari con il getto dell’aria condizionata… vedete un po’ cosa riuscite a fare!
Tamponatele poi con della carta da cucina per assorbire l’eventuale eccesso di olio, riponetele quindi in un sacchetto e via dritte nel congelatore, dove si potranno conservare per alcuni mesi.
Quando deciderete di mangiarle, non dovrete fare altro che portare l’olio da frittura a ebollizione e gettare le patate pre-fritte nell’olio senza scongelarle, esattamente come fareste con i sacchetti di patate surgelate che ci sono in commercio.
Essiccare le patate

Un altro classico metodo di conservazione degli alimenti è quello che prevede l’essiccamento. È una tecnica antichissima ed è stata usata per secoli in tutti gli angoli del mondo.
Quella dell’essiccazione delle patate è una procedura che ancora si usa moltissimo, ad esempio, in Bolivia e in altri luoghi delle Ande, dove ad elevate altitudini riescono a crescere solo le patate e pochi altri ortaggi.
Ma come replicare in casa nostra questa particolare conservazione che porta dietro di sé la saggezza di antiche culture? Da inesperti uomini moderni quali siamo, facciamoci aiutare dalle tecnologia, visto che ce l’abbiamo.
Ecco quindi entrare in gioco l’essicatore elettrico, un apparecchio a scomparti stratificati che si attacca alla corrente e che, scaldandosi leggermente, può essiccare diverse quantità di frutta fatta a fettine, funghi, ma anche foglie, fiori e molti altri prodotti.
Grazie all’essicazione, una volta completata, le sfoglie di patate potranno essere conservate in vasi di vetro o in sacchettini (come si fa per i funghi) e utilizzate in ogni momento.
Basterà idratarle e metterle a cuocere da sole o con qualsiasi altro ingrediente. Sarà facile anche ricavarne una farina, visto che l’essicazione permetterà praticamente di sbriciolarle, così potrete aggiungerla a minestre o fare un purè.
Le patate sono un ingrediente davvero versatile, che anche nella conservazione mantiene bene le sue qualità. E voi, avete scelto quale tecnica preferite per conservarle in buono stato il più a lungo possibile?