Durante la bella stagione avete ottenuto un abbondante raccolto di peperoncini e ora vi state chiedendo quale sia il modo più corretto per conservarli?
Nel caso di un prodotto dalle caratteristiche organolettiche così peculiari, la priorità consiste nel preservarne la naturale piccantezza: pertanto, i metodi di conservazione dei peperoncini devono mirare a questo scopo, senza trascurare il fattore relativo a un consumo sicuro per la salute.
Di seguito, vedremo insieme come conservare peperoncini piccanti freschi, anche trasformandoli in conserve, facili da preparare e sempre pronte per insaporire le pietanze di chi ama mangiare piccante.
Peperoncini essiccati
Prima di passare in rassegna i metodi di conservazione dei peperoncini piccanti, accettate un suggerimento: non toccateli senza indossare guanti di lattice.
In questo modo eviterete che sulle vostre mani si trasferiscano gli umori piccanti dei peperoncini, difficilmente eliminabili con il semplice lavaggio.
Poiché hanno una polpa ricchissima di acqua, tenere i peperoncini freschi a temperatura ambiente significa farli durare non più di 7/10 giorni dal raccolto prima che inizino a sviluppare muffe e marciumi.
Per questo motivo, il miglior sistema per conservarli a lungo consiste nell’essiccarli, privandoli dell’acqua attraverso la disidratazione naturale.
Se vivete in un luogo caldo e ventilato, potete essiccare i peperoncini all’aria aperta, legandoli da ogni picciolo in “trecce” e lasciandoli esposti al sole per circa 2/3 settimane.
Diversamente, potete ricorrere all’azione di un essiccatore per alimenti domestico, un dispositivo dedicato alla disidratazione degli alimenti che si trova facilmente in commercio, anche online, oppure essiccare i peperoncini nel forno di casa.
Per farlo, vi basterà tagliare a rondelle i peperoncini, dopo averli accuratamente lavati e asciugati e disporli su una teglia rivestita con carta da forno; quindi, inserite la teglia in forno a bassa temperatura (max 50 °C) e lasciate essiccare i peperoncini per un giorno intero.
Lasciate raffreddare i peperoncini e conservateli in un barattolo di vetro, anche dopo averli ridotti in grani o in polvere, tenendoli in un luogo asciutto e buio: si manterranno intatti e piccanti per diversi anni.
Peperoncini congelati
Il sistema più semplice per conservare i peperoncini freschi consiste nel limitarsi a riporli in freezer: vi basterà lavarli e asciugarli bene, tagliarli a pezzetti (ma anche lasciarli interi) e inserirli in un contenitore di vetro (che preserva meglio l’aroma), oppure all’interno di un sacchetto di plastica per congelazione.
I peperoncini tenuti in congelatore si possono utilizzare per circa 12 mesi: prima di consumarli, ricordate di lasciarli scongelare all’interno del frigorifero, mai a temperatura ambiente per non rischiare che lo shock termico ne comprometta il gusto e l’aroma.
Peperoncini sott’olio
Uno dei metodi più utilizzati per conservare i peperoncini piccanti è quello di metterli sott’olio, interi o a rondelle, all’interno di un barattolo, togliendo loro ogni contatto con l’aria esterna.
Per un procedimento di conservazione corretto, seguite questi semplici passaggi:
- Lavate e asciugate accuratamente i peperoncini;
- Metteteli all’interno di una ciotola e copriteli con sale fino;
- Lasciateli riposare, coperti da uno strofinaccio asciutto e pulito, per circa 12 ore, mescolandoli di tanto in tanto;
- Trascorso il tempo di riposo, strizzate bene i peperoncini per eliminare l’acqua in eccesso;
- Quindi, disponeteli ordinatamente all’interno di un barattolo precedentemente sterilizzato e copriteli completamente con olio di oliva.
Capovolgete il barattolo per formare il sottovuoto e monitorate attentamente che l’olio copra effettivamente il contenuto del barattolo allo scopo di ridurre il rischio di contaminazione da botulino, il terribile batterio responsabile di provocare gravissime intossicazioni.
Peperoncini sott’aceto

Un sistema per evitare la formazione del botulino nelle conserve di peperoncino consiste nell’aggiungere aceto bianco alla preparazione sott’olio.
Il procedimento per conservare il peperoncino sott’aceto è simile a quello visto in precedenza, ma prevede un passaggio preliminare: la preparazione di una miscela bollente di acqua (40%) e aceto (60%), nella quale tuffare i peperoncini e lasciarli sobbollire per 5 minuti.
Alla fine del trattamento con acqua acidulata, i peperoncini verranno scolati e lasciati asciugare bene: quando si saranno completamente raffreddati, potrete inserirli nei vasetti sterilizzati e coprirli con aceto bianco, aggiungendo qualche foglia di basilico e uno spicchio d’aglio.
I peperoncini sott’aceto (come quelli sott’olio), se correttamente conservati, vanno consumati entro 12 mesi dalla preparazione: ricordate comunque che, una volta aperto, il barattolo con i peperoncini deve assolutamente essere tenuto in frigorifero aggiungendo, se necessario, altro aceto (o olio).
Peperoncini sotto sale (salamoia)
Meno diffuso rispetto ai precedenti, il metodo di conservazione di peperoncini piccanti sotto sale è, sostanzialmente, altrettanto valido.
Per realizzarlo basta preparare una miscela di acqua (500 ml), aceto bianco (500 ml) e 50 g di sale marino.
Dopo aver portato la soluzione di acqua salata e aceto ad ebollizione, versatela sui peperoncini inseriti all’interno di un barattolo fino a coprirli completamente.
Chiudete il barattolo e lasciate riposare la preparazione di peperoncini in salamoia per un mese, prima di gustarla.
Olio piccante
Già l’olio utilizzato per conservare i peperoncini risulterà aromatizzato e piccante ma, volendo, potete prepararne una dose a parte, inserendo in una bottiglia d’olio EVO qualche peperoncino essiccato e lasciandolo in infusione per circa un mese.
Trascorso questo lasso di tempo, filtrate l’olio utilizzando una garza a trama stretta e trasferitelo in una bottiglia: sarà più limpido e pronto per essere versato sulle pietanze, dando loro un tocco di gradevole piccantezza.
Crema di peperoncini
Se vi piace gustare bruschette piccanti, da accompagnare a un tagliere di salumi e formaggi, potete preparare una crema di peperoncini da spalmare sulle fette abbrustolite.
Per realizzarla, utilizzate lo stesso procedimento utile alla preparazione dei peperoncini sott’olio, alla quale aggiungere un ulteriore passaggio.
Dopo aver eliminato completamente l’umidità derivante dalla bollitura, versate i peperoncini all’interno di una ciotola a bordi alti e frullateli, usando un mixer a immersione, aggiungendo l’olio necessario a formare un composto omogeneo.
Quindi, regolate di sale e versate la crema così ottenuta in piccoli vasetti di vetro, ermeticamente chiusi e sterilizzati in acqua bollente.
La crema di peperoncini non ha bisogno di tempi di riposo e può essere gustata immediatamente dopo essere stata preparata.
I vasetti chiusi vanno riposti in un luogo buio, fresco e asciutto; una volta aperti, devono essere tenuti in frigorifero e la crema di peperoncino va consumata entro pochi giorni.
Marmellata di peperoncini

Un’altra deliziosa conserva a base di peperoncino è la marmellata: per prepararla con 500 g di peperoncini freschi piccanti serviranno 300 g di zucchero e 100 g di miele.
Utilizzando un frullatore, miscelate i peperoncini con metà dose di zucchero (150 g), quindi riponeteli all’interno di una ciotola coperta con pellicola alimentare e lasciate macerare il composto in frigorifero per un giorno intero.
Trascorse 24 ore, prelevate la ciotola dal frigo e versate il contenuto in una pentola insieme al miele e alla restante dose di zucchero.
Portate a ebollizione e lasciate cuocere la marmellata per circa 15 minuti: se desiderate una consistenza più liscia, a fine cottura frullate il composto servendovi di un mixer a immersione.
Quindi, versate la marmellata ancora calda nei vasetti di vetro (precedentemente sterilizzati) e capovolgeteli per formare il sottovuoto.
La marmellata di peperoncino diventa ancora più buona se viene lasciata riposare per un paio di settimane, ma si può consumare anche subito dopo la preparazione.
Ideale per accompagnare i formaggi, sia quelli freschi e molli, che quelli duri stagionati o semi-stagionati, è ottima spalmata su crostini di pane e in abbinamento con le carni rosse.