Come conservare il pesto fatto in casa correttamente

Come conservare il pesto fatto in casa

Protagonista indiscusso del pesto alla genovese è senza dubbio il basilico, deliziosa pianta aromatica tipica della bella stagione. Il basilico infatti cresce dal mese di maggio in poi, motivo per cui la pasta con il pesto viene perlopiù preparata e consumata in estate.

Tutto ciò però non impedisce agli appassionati dell’adorata salsina verde genovese di consumarla 12 mesi all’anno (ovviamente non ci riferiamo al pesto reperibile al supermercato in qualsiasi stagione, ma proprio a quello fatto in casa).

Ebbene sì, perché anche se preparato in estate, quando il basilico abbonda, il pesto può essere conservato e consumato persino in inverno.

Se anche voi siete curiosi di scoprire come conservare il pesto fatto in casa, non vi resta che proseguire nella lettura di questa breve guida e prepararvi a gustarlo anche nei mesi invernali.

Perché il pesto alla genovese è problematico da conservare

Nonostante venga preparato in maniera semplice e con pochissimi ingredienti, la conservazione del pesto alla genovese presenta alcune problematiche che vanno affrontate prima di iniziare a vedere le varie tecniche per conservarlo al meglio.

I problemi sono perlopiù legati a:

  • Alterabilità degli ingredienti, in particolare del basilico. Questo infatti tende ad annerirsi facilmente, anche una volta tritato e unito agli altri ingredienti, e ciò ne compromette irrimediabilmente il gusto;
  • Fragranza. Il pesto è un condimento decisamente aromatico, ma il suo aroma dipende anche dalla freschezza. Quante volte vi sarà capitato che il pesto preparato poco prima non conservi più quel suo sapore e profumo caratteristico? Ecco perché esiste l’esigenza di prendere tutta una serie di accorgimenti necessari per far si che questo condimento preservi intatte tutte le sue proprietà organolettiche;
  • Presenza di formaggi come il parmigiano reggiano, il grana padano o il pecorino. Si tratta di formaggi che non si prestano a qualsiasi tipo di conservazione e questo è sicuramente un particolare importante di cui bisogna tener conto.

Come conservare il pesto fatto in casa nel frigorifero

Per voi che siete curiosi di scoprire come si conserva il pesto fatto in casa, iniziamo con uno dei metodi classici ma anche quello a scadenza più breve: la conservazione in frigo.

A questo punto molti di voi si staranno chiedendo quanto dura il pesto fatto in casa in frigo? Al massimo 5-6 giorni, ma chi è intenzionato a consumarlo subito può tranquillamente optare per questo tipo di conservazione.

Basta in questo caso munirsi di barattoli di vetro con imboccatura larga (in modo da poter pulire facilmente i bordi nel caso rimangano residui) e fare attenzione a ricoprire sempre il pesto con dell’olio extravergine di oliva, con lo scopo di combattere l’ossidazione e la formazione di muffe.

Ricordiamo che il pesto in frigo va completamente sigillato proprio per evitare che subisca contaminazioni e l’attacco di agenti patogeni come la tossina botulinica.

Come conservare il pesto nel freezer

Pesto congelato nei cubetti

Il pesto fatto in casa si può congelare. Chi infatti ha intenzione di preparare il pesto a settembre per gustarlo nei mesi invernali deve obbligatoriamente optare per un metodo di conservazione a lunga scadenza e il freezer è sicuramente la soluzione più adatta in questi casi, oltre al sottovuoto di cui parleremo tra poco.

Prima di scoprire i 2 diversi metodi per conservare il pesto in freezer, è bene ricordare che in questo caso si consiglia di non aggiungere il formaggio nella preparazione del pesto, come si è soliti fare, ma di farlo solo dopo averlo scongelato (prima di consumarlo) dato che il risultato finale sarà lo stesso.

Vediamo adesso i 2 modi per congelare il pesto nel freezer.

Il primo consiste nell’utilizzare i classici vasetti in vetro che vanno riempiti il più possibile. Il pesto andrà poi ricoperto con un sottilissimo strato di olio extravergine di oliva, in modo da isolarlo e conservarne tutte le proprietà organolettiche.

Se invece si vive da soli o si preferisce congelare il pesto in monoporzioni, si possono utilizzare gli stampini di ghiaccio da coprire con della pellicola trasparente e riporre in freezer per una notte.

Da tenere presente che il il pesto messo in un singolo cubetto di ghiaccio va bene per condire circa 80 g di pasta.

Il giorno seguente i cubetti di pesto vanno estratti dagli stampini, trasferiti in un sacchetto di plastica e riposti nuovamente in freezer. In questo modo il pesto potrà essere conservato per almeno tre mesi.

All’occorrenza andrà poi tolto dal freezer e lasciato scongelare a temperatura ambiente, prima di essere impiegato in qualsivoglia preparazione.

Come conservare il pesto fatto in casa sottovuoto

Chi non ama congelare salse e alimenti ma preferisce conservare il pesto in dispensa può tranquillamente farlo: basta metterle sottovuoto.

In questo caso occorre munirsi di vasetti di vetro chiusi ermeticamente che andranno accuratamente lavati, sterilizzati tramite bollitura, e messi ad asciugare.

Messo il pesto all’interno dei barattoli questi vanno chiusi, avvolti singolarmente in un canovaccio pulito e messi a bollire, completamente ricoperti dall’acqua, per almeno 30 minuti; trascorsi bisogna togliere i vasetti dall’acqua, farli raffreddare, e poi conservarli in un luogo asciutto e lontano dalla luce solare.

Se state cercando una risposta alla domanda su come conservare il pesto fatto in casa sappiate che la tecnica del sottovuoto è sicuramente quella più duratura; il pesto sottovuoto infatti può essere conservato fino a 5-6 mesi.

In questa breve guida abbiamo cercato di spiegarvi in maniera semplice e dettagliata come conservare il pesto per poterne godere anche quando il suo ingrediente principale non si trova. A questo punto, non vi resta che seguire i nostri preziosi consigli se volete gustare questa deliziosa salsa ogni volta che ne avete voglia.

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