L’attenzione all’alimentazione è sempre più forte e consapevole. Un modo nuovo, o forse solo ritrovato, di mangiare che si fonda sulle cose genuine, per il rispetto della natura e una scelta consapevole del cibo.
Molti gli italiani che sono tornati a fare il proprio orto, in campagna come negli spazi verdi in città, o a rivolgersi al contadino di fiducia per un cibo che oggi viene chiamato a chilometro zero.
Insomma oggi l’ambito del food funziona molto e capire come conservare i cibi a lungo e nel modo corretto è un argomento molto ricercato. Il congelamento aiuta ma non sempre è la via giusta.
Per avere dei prodotti di stagione freschi tutto l’anno una valida soluzione è l’essiccazione degli alimenti, un processo antico, semplice ed efficace che permette di conservare al meglio una grande quantità di alimenti anche in modo economico ed ecologico.
L’avete mai provata? Vediamo insieme come essiccare e quali sono gli alimenti più indicati per questo processo.
Essiccazione naturale: cos’è e come funziona

L’essiccazione è un metodo di conservazione degli alimenti antichissimo, usato addirittura dagli egizi, e moderno nello stesso tempo. Negli ultimi anni, infatti, è stato molto rivalutato perché permette di mantenerne quasi del tutto inalterate sia le caratteristiche organolettiche degli alimenti, sia le loro componenti nutritive.
Con l’essiccazione il cibo viene privato dell’acqua in esso contenuta, mantenendo la sua naturalezza senza subire alcun trattamento chimico. Non viene a contatto con sostanze artificiali e né tantomeno con conservanti. Eliminando l’acqua si evita lo sviluppo di microbi negli alimenti, prevenendo ossidazione e degradazione.
Altro aspetto che contraddistingue questo modo di conservare i cibi è la possibilità di concentrare tutto l’aroma, il profumo e il gusto del singolo alimento. Così si fanno anche nuove scoperte con sapori intensi e anche inediti, sapidità gustose e inaspettate.
Come essiccare gli alimenti?

Ma come fare tutto questo? Grazie all’uso di un buon essiccatore per alimenti, un elettrodomestico che permette di disidratare frutta, verdura, funghi, erbe aromatiche e carne sfruttando solo il flusso d’aria tiepida.
L’essiccatore si compone di alcuni cestelli, in plastica o acciaio inox, da posizionare uno sull’altro, sui quali si ripongono gli alimenti a fette. Si aziona il getto di aria calda e in alcune ore il prodotto è pronto ed essiccato.
In questo modo tutti gli alimenti possono essere trattati in modo semplice, rapido e senza produrre sprechi. Basta solo pulire l’alimento, farlo a fette, disporlo sui vari piani dell’essiccatore e azionare il dispositivo. L’aria e la natura poi fanno tutto il loro corso ed i cibi possono essere conservati senza problemi.
Importante è che la temperatura dell’essiccatore non superi mai i 60 °C: facendo ciò le sostanze nutritive e le vitamine degli alimenti non si perdono con il processo, cosa fondamentale per la salvaguardia della salute del nostro organismo.
Essiccatore: ecco quale scegliere

Capite le qualità dell’essiccatore vediamo quali sono i modelli migliori da utilizzare in casa.
Di certo quello a flusso orizzontale sarebbe da preferire a quello verticale e c’è un motivo ben preciso: l’aria, arrivando orizzontalmente, arriva contemporaneamente a tutti i cestelli all’interno del dispositivo, permettendo un’essiccazione uniforme.
Il circolo continuo e costante dell’aria permette di effettuare un’essiccazione perfetta anche su prodotti diversi introdotti contemporaneamente nel dispositivo, il tutto in modo più veloce ed efficace.
Il flusso orizzontale, poi, permette di utilizzare anche una temperatura dell’aria più bassa. Il flusso è continuo e non si deve insinuare tra i vari strati, cambiando a seconda dell’altezza. Ecco perché non serve nemmeno spostare e invertire i ripiani per consentire un’essiccazione omogenea. Cosa che è necessaria in quello a flusso verticale per evitare che alcuni strati brucino gli alimenti e altri li marciscono.
Con il flusso orizzontale l’operazione di essiccazione può avvenire autonomamente e senza bisogno di starci troppo dietro.
Essiccazione naturale: meglio evitare il sole

L’essiccatore non è altro che una moderna rivisitazione di quello che si faceva un tempo in modo naturale: l’essiccazione al sole. Sicura, facile, gratuita e genuina. Ma secondo i moderni studi non sarebbe proprio così. Si presenterebbero infatti delle controindicazioni a questa scelta.
Il processo di disidratazione non sarebbe compatto e costante. Il sole, infatti, anche durante il corso della stessa giornata non ha sempre la stessa intensità. Nuvole e maltempo possono arrivare all’improvviso e poi la sera va via per ritornare solo il giorno dopo.
Tutti questi squilibri non permettono di completare il processo di essiccazione.
La sospensione del calore ridona una parziale reidratazione agli alimenti e ne compromette così la qualità finale dell’essiccazione.
C’è poi anche la problematica di avere grandi spazi, curare alla perfezione igiene e pulizia preservando i prodotti da polvere, insetti, sporcizia, terra e tutti gli agenti esterni che possono introdursi.
Anche perché c’è da dire che nell’antichità l’essiccazione rispetto a quanto comunemente si possa pensare, è sempre avvenuta non al sole ma in ambienti all’ombra e ventilati, così da proteggere gli alimenti dalla luce diretta del sole, che poteva rovinare i prodotti.
Con l’essiccatore, comodissimo da usare in casa come in ambiti più professionali, il flusso d’aria che arriva sugli alimenti è regolabile alla giusta temperatura (costante). Ecco che così il processo avviene in piena regola, senza germi o altro, mantenendo sapore, aroma, gusto e salute del cibo.