Come pulire i moscardini e come cucinarli

Come pulire i moscardini e come cucinarli

Fritti, in umido, in guazzetto, in insalata, i moscardini sono i protagonisti di eccellenti ricette a base di pesce. Questi cefalopodi, molto simili ai polpi ma più piccoli, piacciono perché sono più saporiti delle seppioline e molto più economici dei loro “cugini” con due file di ventose.

Se è fondamentale saperli cucinare a regola d’arte, lo è ancora di più saperli pulire. La pulizia dei moscardini vi preoccupa? Potete acquistarli surgelati o, se ne avete l’occasione, farvi aiutare dal vostro pescivendolo di fiducia.

Sebbene possa a volte scoraggiare, la pulizia di questi piccoli molluschi non è poi così difficile. Con un po’ di pazienza, potrete pulire i polipetti senza alcuna difficoltà.

Ecco quindi la guida su come pulire i moscardini in modo veloce ed efficace.

Come scegliere i moscardini al banco pesce

Prima di pulire i moscardini, è necessario sapere come scegliere il pesce giusto così da non rischiare di mettere in tavola un prodotto non fresco.

Prima di tutto, guardiamo il colore dei nostri moscardini, che deve essere brillante e lucente.

L’odore deve essere appena accennato, con un caratteristico sentore di muschio.

Anche la consistenza è importante: assicuriamoci che le carni siano sode ed elastiche e i tentacoli integri.

Come pulire i moscardini

Avete acquistato i moscardini freschi e integri? Bene, ora dovete pulirli. Munitevi di un paio di forbici, un coltello affilato e un tagliere ben igienizzato e seguite le regole illustrate in questa guida su come pulire i moscardini.

La prima cosa da fare per pulire i polipetti è afferrare la sacca di ciascun moscardino e rivoltarla in modo da estrarre le interiora. Dopo aver eseguito questa operazione, sciacquate i molluschi sotto l’acqua corrente fredda quindi metteteli sul tagliere.

Fatto ciò, capovolgete i moscardini e con il coltello iniziate a incidere il lembo di carne che si trova al centro dei tentacoli, quindi estraete il becco. Poi, servendovi delle forbici, tagliate via gli occhi.

Una volta eliminati becco e occhi, sciacquate nuovamente i moscardini per rimuovere il più possibile la patina viscida che li ricopre ed eventuali residui di sabbia.

Prima di essere sottoposto a cottura, il moscardino va battuto con l’apposito martelletto o con un batticarne per rompere le fibre e rendere le carni più tenere.

Inoltre, se la ricetta lo prevede, sarà necessario togliere la pelle. Per eseguire questa operazione più agevolmente è sufficiente scottare rapidamente i molluschi in acqua salata e poi passarli sotto l’acqua corrente.

Consigli sulla conservazione

I moscardini devono essere conservati in frigorifero per non più 2 o 3 giorni.

Una volta puliti, possono essere conservati nel freezer a -18 °C per 2-3 mesi, avendo l’accortezza di scegliere un involucro adatto al congelatore come ad esempio i sacchetti per alimenti in polietilene.

Come cucinare i moscardini

Moscardini raggruppati crudi

Ora che sapete come si puliscono i moscardini, non vi resta che scoprire come cucinarli. Il moscardino è un alimento che si può proporre senza indugio come antipasto, piatto unico, secondo e condimento per la pasta.

La consistenza della sua carne e il suo sapore delicato lo rendono un ingrediente versatile che si presta a una moltitudine di ricette che danno vita a pranzi e cene stuzzicanti.

Spesso vengono semplicemente lessati e serviti dopo essere stati conditi con olio, succo di limone e prezzemolo per esaltarne il profumo e l’aroma deciso.

Altre volte vengono fritti, saltati alla busara (cioè bolliti con ancora le viscere e saltati in padella), cotti alla griglia oppure in umido, diventando protagonisti di eccellenti piatti di pesce.

Pensiamo ai moscardini in umido, che vi permettono di creare sia un delizioso secondo piatto da accompagnare con delle fragranti fette di pane tostato sia il condimento per una pasta appetitosa che metterà tutti d’accordo.

Come non citare poi i moscardini fritti, tanto più appetibili quanto più croccanti, da portare in tavola come aperitivo, antipasto o secondo piatto.

Un’altra ricetta classica è il moscardino alla Luciana che si ispira al famoso piatto della tradizione campana, ovvero il polpo alla Luciana, e si condisce con pomodoro, olive nere e capperi.

I moscardini vengono spesso preparati in guazzetto, una preparazione che ne valorizza la carne e il gusto grazie all’utilizzo del pomodoro, e abbinati alla polenta.

Infine, questi piccoli e saporiti molluschi sono perfetti per preparare l’insalata di pesce, uno degli antipasti più amati in assoluto.

Per fare l’insalata di moscardini basta lessare i molluschi in un court bouillon a base di sedano, carota e cipolla, versarli in un’insalatiera insieme a pomodori e cipolle e condire il tutto con limone, olio extravergine d’oliva e una macinata di pepe. Buon appetito!

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