Dolce e profumato, l’ananas è forse il più famoso e consumato tra i frutti esotici; originario dell’America Latina si è diffuso e viene coltivato in tutto il mondo e, per questo, si può trovare in commercio tutto l’anno.
Il suo delizioso sapore zuccherino permette di servirlo da solo, per gustarlo in purezza, oppure di utilizzarlo come complemento di moltissime preparazioni, sia dolci che salate.
In più, l’ananas è un frutto che ha pochissimi grassi, è privo di colesterolo, ricco di sali minerali e vitamine e fa anche bene, perché favorisce la digestione e contiene bromelina, un potente antinfiammatorio.
Nonostante la sua scorza dura sia apparentemente difficile da rimuovere, per eliminarla bastano poche mosse e un coltello ben affilato: un’operazione da effettuare con cautela, anche perché la polpa più buona di questo frutto è proprio quella vicina alla buccia.
Scopriamo dunque come pulire e, soprattutto, come tagliare l’ananas per assaporarlo nel modo che più si preferisce.
Come riconoscere un ananas di ottima qualità
Anche per l’ananas, come per altra ogni tipologia di frutto, vale il principio secondo cui va mangiato quando presenta il giusto grado di maturazione.
Per capire se è il caso di acquistare un ananas, effettuate una veloce verifica utilizzando tre dei vostri cinque sensi:
- Annusate l’ananas, allo scopo di percepirne l’aroma, che deve essere fresco e dolce: se avvertite un odore simile a quello della fermentazione non acquistatelo;
- Osservate il colore, che deve essere omogeneo, non del tutto verde e non completamente marrone, con il fondo di un intenso giallo dorato e senza ammaccature;
- Toccatelo delicatamente: la sua buccia deve cedere leggermente al tocco senza disfarsi e senza dare una sensazione di spugnosità.
Un ananas con le caratteristiche che abbiamo visto è pronto per essere acquistato e gustato; verosimilmente si tratta anche di un prodotto di buona qualità, quindi il suo sapore non vi deluderà.
Come pulire l’ananas
Anche se ne esistono di numerosissime varietà, il metodo più funzionale per pulire l’ananas è sostanzialmente identico in tutti i casi. Per togliere la buccia, munitevi di un tagliere di legno e di un coltello a lama lunga ben affilata; per le rifiniture, invece, usate un coltellino a lama corta, sempre tagliente al punto giusto.
Per sbucciare l’ananas procedete in questo modo:
- Eliminate il ciuffo, staccandolo con le mani o tagliandolo con il coltello;
- Tagliate anche la base: basterà eliminare la parte più dura, quindi 3/4 cm di scorza;
- Ponete il frutto in verticale sul tagliere e, tenendolo con mano ben ferma, proseguite tagliando la buccia lateralmente e superficialmente, dall’alto verso il basso;
- Una volta eliminata tutta la scorza esterna, staccate i peduncoli scuri dalla polpa usando il coltellino.
Cercate di eliminare solo la buccia superficiale, evitando di affondare la lama in profondità: la polpa più buona e dolce dell’ananas, infatti, è quella più vicina alla scorza.
Come tagliare l’ananas
Dopo averlo sbucciato, si può proseguire a tagliare l’ananas: esistono varie tipologie di taglio, di solito funzionali all’uso che volete farne.
Per aprire l’ananas e utilizzarlo come ingrediente di una ricetta, basterà tagliarlo a tocchetti, anche irregolari; se, invece, volete servire l’ananas e gustarlo, a seconda dell’occasione, a fine pasto o come delizioso snack pomeridiano, potete utilizzare uno dei metodi che seguono.
Come tagliare l’ananas a fette (o a dischi)
Le classiche fette rotonde si ottengono eliminando la parte centrale del frutto, quella più dura e legnosa. Per farlo:
- Infilate un levatorsoli nell’ananas, partendo dalla base e raggiungendo la metà del frutto;
- Estraete l’utensile e ripetete l’operazione partendo dal lato opposto;
- Una volta rimossa la parte centrale, procedete tagliando l’ananas a fette dello spessore preferito e disponetele su un piatto di portata.
Se non avete il levatorsoli potete incidere delicatamente ogni fetta con un coltellino ben affilato oppure usare un piccolissimo coppapasta.
Come tagliare l’ananas a spicchi
Con il coltello a lama lunga dividete l’ananas in quattro parti per il senso della lunghezza quindi, usando il coltellino più piccolo, eliminate da ogni sezione la parte centrale.
A questo punto, affettate ogni spicchio a rondelle dello spessore che preferite o nella misura più idonea alla ricetta che state preparando.
Questo taglio è ideale anche per preparare spiedini di frutta, oppure per guarnire una coppa di gelato, una torta “da credenza” o una pietanza esotica.
Come tagliare l’ananas a cubetti (o a tocchetti)
Se volete servire l’ananas in coppette o unirlo a una macedonia di frutta, il taglio ideale è quello a tocchetti: in via del tutto intuitiva, questo sistema è il più facile e rapido da effettuare perché basterà prendere un ananas tagliato a fette e ridurre queste ultime a cubetti, avendo cura di farli regolari e uguali.
Ananas in carpaccio
Un altro metodo di taglio che rende l’ananas ancora più versatile è quello che lo riduce a fette sottilissime: per farlo potete anche usare un’affettatrice elettrica ed evitare di eliminare prima il cuore fibroso al centro.
Le fettine così realizzate potranno far parte di un tagliere di salumi e formaggi, servire come condimento per una coppetta di gelato oppure essere gustate in purezza come dessert.
Ananas a barchetta
Il taglio esteticamente più gradevole è quello che riduce le fette di ananas in piccoli contenitori: per realizzare il taglio a barchetta non serve eliminare la buccia dell’ananas che, anzi, va mantenuta per dare sostegno alle fette e servire da vassoio per la polpa; per un effetto ancora più scenografico, meglio tenere integro anche il ciuffo.
Tagliate l’ananas a metà per la lunghezza e da ogni parte ricavate due spicchi: a questo punto, con un coltello affilato, staccate la polpa dalla buccia, ma lasciatela attaccata in prossimità del ciuffo.
Quindi, tagliate la polpa a tocchetti e spostateli lateralmente in modo alternato, per ottenere un effetto di servizio davvero sorprendente.
Consigli sulla conservazione dell’ananas
Essendo un frutto di origine tropicale, l’ananas soffre le temperature troppo rigide, per questo motivo va conservato a una temperatura superiore a 8/10 °C e non va mai messo in frigorifero, a meno che non sia sbucciato e tagliato: in tal caso, dovrete avvolgerlo accuratamente con pellicola trasparente per evitare che il suo profumo passi agli altri alimenti.
Se volete conservare l’ananas a fette per un paio di giorni, meglio riporle all’interno di un contenitore di vetro, coprendole con uno sciroppo di acqua e zucchero che eviterà di farle annerire.
Sconsigliata, invece, la congelazione dell’ananas: essendo un frutto ricchissimo di acqua, al momento dello scongelamento si presenterebbe molto afflosciato e privo di gusto, quindi non sarebbe possibile consumarlo.
Infine, l’ananas può essere anche preparato sotto forma di frutta sciroppata, candita o disidratata e conservato in barattoli di vetro, dove mantiene le sue qualità organolettiche fino a 6 settimane.