Tra i vari piccoli elettrodomestici da cucina la centrifuga, così come l’estrattore di succo, negli anni è diventata sempre più popolare. Questo perché permette la preparazione in tempi record di succhi di frutta e verdura fatti in casa, i quali permettono di aumentare l’introito giornaliero di sostanze nutritive (vitamine, sali minerali) senza sforzo, anzi sono gustosissimi.
Ma come funziona la centrifuga e come si usa correttamente per preparare dei centrifugati di frutta e verdura? Ve lo spieghiamo noi in questo articolo di approfondimento.
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Come funziona la centrifuga?
Ma questa centrifuga come funziona? Iniziamo col dire che si compone di quattro elementi principali:
- Il contenitore primario, che può essere di plastica o di metallo;
- Il tappo che serve per premere all’interno del contenitore la frutta, la verdura o gli ortaggi;
- Il serbatoio adibito per gli scarti di bucce e polpa;
- Il cuore della centrifuga, ovvero la grattugia.

La grattugia è il fulcro della centrifuga, è dotata di lamette che ruotano a velocità elevata (o regolabile) sminuzzando e tritando qualsiasi cosa venga introdotta all’interno del serbatoio.
Oltre alla triturazione, all’interno del contenitore avviene una sorta di vortice, dovuto proprio dalla forza centrifuga, nel quale vengono amalgamate sia la polpa che il succo che, in conclusione, vengono separate.
Infine la centrifuga è anche dotata di beccuccio, dal quale fuoriesce il prodotto finale, e di pulsante di accensione o spegnimento.
Come usare la centrifuga per preparare un centrifugato?
Come usare la centrifuga per frutta e verdura al fine di preparare un succo liscio e gustoso? Nulla di più semplice, basta seguire questi 5 passaggi:
- Una volta scelti gli ingredienti, lavateli per bene in modo tale da rimuovere sporcizia ed impurità;
- Rimuovete le bucce non commestibili o amare, come quella della banana o dell’arancia. Eliminate anche eventuali piccioli, noccioli o semi.
- Tagliate grossolanamente gli ingredienti che, interi, non entrerebbero nel tubo di inserimento;
- Attaccate la centrifuga alla corrente e posizionare la brocca sotto l’apposito beccuccio d’uscita del succo;
- A questo punto potete iniziare la “centrifugazione” degli ingredienti. Se è possibile regolare la velocità, usate quella media/bassa per gli ingredienti più morbidi e quella più alta per quelli più duri.

A questo punto il succo sarà pronto. Non dimenticate quindi di pulire la centrifuga accuratamente, parte per parte, come spiegato nel libretto delle istruzioni, ma prima bevete il vostro centrifugato: appena fatto contiene il maggior quantitativo di micronutrienti.
Quali alimenti si possono centrifugare e quali no?
Abbiamo visto come si usa la centrifuga, ma quali ingredienti si possono utilizzare e quali no?
Rimanendo nel campo della frutta e della verdura, non ci sono alimenti che sono banditi ma è buona regola evitare quelli più pastosi, privi di succo, come le banane o i fichi, in quanto andrebbero a finire per intero nei scarti.
Ricordiamo poi l’importanza del rimuovere semi, piccioli ma soprattutto noccioli (quello della pesca, per capirci) visto che potrebbero compromettere il corretto utilizzo della centrifuga, rovinando nel peggiore dei casi le lame.
Chiudiamo questa parentesi parlando delle bucce. Non sono affatto da bandire, ma chiaramente eliminate quelle non commestibili (kiwi, nespole, cocco, melograno, ananas, ecc) e quelle eccessivamente amare (limoni, arance, ecc). Chiaramente qualora decidiate di non togliere la buccia, sciacquate per bene l’ingrediente con acqua e bicarbonato, al fine di togliere residui di sostanze indesiderate.
Cosa fare con gli scarti?

Rispetto ad un frullatore, è evidente che la centrifuga produca un gran quantitativo di scarti. In realtà però, non tutti sanno che questi possono essere riutilizzati.
Con i “rifiuti” infatti ci si può davvero sbizzarrire in cucina, preparando dolcetti come muffin, plumcake, torte, biscotti ma anche burger o polpette vegetali. C’è addirittura chi li riutilizza per creare un compost (concime vegetale) che, nel giro di circa 12 mesi, è pronto all’uso.