Cottura confit: cos’è, come funziona e migliori ricette

Immersione degli alimenti nel grasso e cottura a bassa temperatura per tempi lunghi: sono queste le caratteristiche fondamentali della cottura confit, tornata in auge in tempi recenti soprattutto nell’alta ristorazione e sperimentata anche nelle cucine casalinghe.

Il vantaggio di questa tecnica culinaria consiste, da un lato, nel cuocere a temperature non eccessive preservando molti dei nutrienti, dall’altro nel fatto che il grasso crei una sorta di barriera intorno al cibo, evitando così la dispersione di liquidi e aromi, lasciandolo dunque succoso e saporito.

Con questa procedura si possono ottenere ineguagliabili risultati: carne tenera, verdure aromatiche e pesce cotto alla perfezione.

Fatte le dovute premesse, andiamo più nella specifico sulla cottura confit: vediamo cos’è, come funziona e quali sono le migliori ricette.

Che cos’è la cottura confit?

Il confit è un antico metodo di cottura che consiste nel cuocere le pietanze a bassa temperatura coprendole completamente con del grasso e conservandole nello stesso.

Questo lento appassimento lascia inalterati tutti i sapori dell’alimento; inoltre, il grasso forma una barriera intorno al cibo che impedisce la fuoriuscita di liquidi e assicura morbidezza alle pietanze come il pesce e la carne, che così risultano tenere e non stoppose.

Il termine confit deriva dal francese confire che significa conservare. In italiano viene talvolta tradotto con oliocottura o olio cottura, soprattutto quando questa tecnica viene applicata al pesce.

Il metodo confit nasce nella Francia medievale come tecnica di conservazione applicata soprattutto ai tagli di carne, a cominciare da quella d’oca cotta nel suo stesso grasso e, con le opportune modifiche, anche al pesce, che richiede una cottura molto più breve e ad una temperatura più bassa.

Vantaggi della cottura confit

Cosce d'anatra mentre vengono cotte con il metodo confit (oliocottura)

La cottura confit presenta molti pregi, quali la perdita limitata di acqua con le relative sostanze disciolte, l’uniformità di cottura e la preservazione dell’aroma tipico e delle proprietà nutritive dei cibi, che rimangono così ricchi di sapore e di benefici per la salute.

Come se non bastasse, la copertura, solidificandosi, crea un ambiente non ossidante (in quanto impedisce il passaggio di ossigeno) e quindi protegge i cibi dai microrganismi che potrebbero deteriorali. Grazie a ciò, gli alimenti cotti con il metodo confit possono essere conservati nel frigo per diverso tempo, immersi nel loro grasso e coperti da una pellicola.

Qual è il procedimento?

Per realizzare la cottura confit basta mettere gli alimenti nell’olio o in un altro grasso e cuocerli a basse temperatura, tra i 40 e i 140 °C circa, a seconda delle dimensioni dell’alimento stesso e della sua tipologia e consistenza.

A tal proposito, è indispensabile un termometro a sonda per controllare che la temperatura rimanga costante per tutto il tempo, garantendo uniformità di cottura.

Prima di cuocere la carne con questa tecnica è necessario marinarla con acqua e sale, così da eliminare i liquidi in eccesso.

Di solito la cottura confit si effettua al forno, in un recipiente sufficientemente profondo da contenere i cibi sommersi nel grasso sciolto, ma si può fare anche utilizzando una casseruola dai bordi alti, meglio se in acciaio inox o rame, come questa dell’azienda italiana Pentole Agnelli.

Per un buon rendimento è molto importante scegliere con attenzione il tipo di grasso da utilizzare.

Di solito per la cottura confit si impiegano soprattutto l’olio d’oliva, che moltiplica gli effetti nutrizionali e di sapore delle pietanze, e il burro, ma si possono utilizzare con ottimi risultati anche lo strutto e il grasso d’oca. La copertura può essere costituita anche da una soluzione di acqua e zucchero.

Il grasso nel quale vengono immersi i cibi, una volta raffreddato, può essere conservato in frigo e adoperato per altre preparazioni.

Quali alimenti si prestano meglio alla cottura confit?

Coscia d'anatra confit impiattata

Il confit è particolarmente adatto per cuocere la carne di pollame, in particolare le cosce d’anatra o d’oca, nonché bistecche di tutti i tipi e pancetta di maiale.

Con questa procedura si possono cucinare anche filetti di pesce oppure pesci interi e anche diversi crostacei e molluschi, come il polpo.

È inoltre possibile cuocere verdure come pomodori, peperoni, zucchine, funghi, melanzane e molto altro ancora, da servire come antipasto freddo oppure come contorno.

Le pietanze possono essere aromatizzate con erbe aromatiche quali timo, rosmarino, alloro, zeste di limone, cipolle e aglio.

Selezione delle ricette più famose

Un classico piatto preparato con il metodo confit è il confit d’oca (confit d’oie), che consistente nelle carni dei volatili cotte e conservate nel grasso d’oca.

Un altro tipico esempio è il confit d’anatra (confit de canard), specialità d’oltralpe che nelle gastronomie ben assortite viene venduta in scatole simili a quelle dei pelati.

Ideali per la ristorazione gourmet sono anche la guancia di manzo confit, il confit d’agnello e la spalla di vitello in confit.

Tra le ricette più famose preparate con questa tecnica non si possono non citare i pomodorini confit, detti anche pomodorini caramellati.

Si tratta di ciliegini pachino cotti al forno a bassa temperatura per ore, fino a diventare un concentrato di dolcezza e di morbidezza.

Pomodorini confit in bruschetta

Per prepararli basta tagliare a metà i pomodorini, disporli su una leccarda ricoperta di carta da forno, insaporirli con sale e zucchero, cospargerli con aglio, olio e erbe aromatiche (ad esempio, timo, maggiorana, basilico o origano) e cuocerli per 2 ore a 140 °C.

Sono perfetti per arricchire bruschette, pesci al forno, crudi o tartare sia di pesce che di carne, spadellati con la pasta o usati come decorazione.

Anche il baccalà, per la sua consistenza e la permanenza a lungo sotto sale, si presta particolarmente bene a essere cotto con la tecnica confit.

Per prepararlo basta portare a 55 °C l’olio, immergervi il baccalà sezionato in porzioni, aggiungere rosmarino e aglio e infine lasciarlo cuocere per mezz’ora.

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