Il fritto mi piace da sempre ma sapendo che non è salutare, spesso vi ho rinunciato a malincuore. Perlomeno finché non ho scoperto le friggitrici ad aria. Non avevo idea di cosa fossero e della differenza rispetto alle friggitrici tradizionali.
Mi sono informata e ho scoperto che la loro popolarità non è casuale.
Consentono infatti di consumare cibi fritti evitando eccessivi apporti calorici, inoltre friggono in modo decisamente più sano e cuociono più rapidamente rispetto ad un tradizionale forno ventilato.
Il sogno degli appassionati di fritto! Anche se, a dire il vero, qualche “insidia” la nascondono. Scopriamo perché.
Partiamo dal loro funzionamento
Le friggitrici ad aria sono elettrodomestici da cucina che permettono di friggere alimenti vari utilizzando una quantità minima di olio, sfruttando l’aria calda.
Un funzionamento simile a quello dei forni ventilati.
CORRELATO Friggitrice ad aria o forno ventilato
Il fritto risulta comunque croccante ma decisamente meno calorico e meno grasso. Per di più questi elettrodomestici sono rapidi nella cottura e quindi si risparmia tempo.
La friggitrice ad aria fa male?
La friggitrice ad aria fa male? Tutt’altro. Il “fritto ad aria” è più salutare rispetto a quello tradizionale.
Il problema infatti non sta tanto nelle calorie e nei grassi in se stessi, ma nella tipologia di alimento di cui ci nutriamo.
Lo ha evidenziato la dietista professionista di New York, Natalie Rizzo, secondo la quale la cosa più importante è capire se il cibo ingerito è o meno genuino.
Ma ovviamente il fritto, anche partendo da alimenti di qualità, non è comunque paragonabile al cibo cotto con altri metodi più salutari, per esempio scottato e saltato in padella o cotto al vapore.
A proposito delle friggitrici ad aria, la Rizzo sostiene che consentano effettivamente di preparare fritti tendenzialmente più sani rispetto a quelli tradizionali, tramite un processo di cottura piuttosto semplice.
Il cibo viene spennellato con una piccola quantità di olio e fritto alla temperatura desiderata, preservandone la croccantezza: “Con una friggitrice ad aria si può preparare una versione in qualche modo più sana di qualsiasi cibo fritto tradizionalmente. Si può usare per rendere croccante tutto ciò che normalmente friggeresti, come patatine fritte, bastoncini di pollo o anche verdure“.

Il problema è che l’intervallo tipico compreso tra 150 e 200 °C, secondo la Rizzo, è troppo elevato. Alcuni alimenti, fritti oltre i 120 °C, possono produrre infatti un composto tossico chiamato acrilamide.
In definitiva, stando al parere della dietista (e al buonsenso), si intuisce che per quanto il fritto prodotto da questi elettrodomestici ad aria sia più salutare, non è il caso di esagerare, introducendolo regolarmente nella propria alimentazione.
Io stessa, che amo particolarmente il fritto, cerco di limitarlo a tavola, pur usufruendo della friggitrice ad aria.
Attenzione all’acrilamide
Una delle maggiori insidie dei cibi fritti è il composto organico chiamato acrilamide, potenzialmente tossico. Esso si forma durante la cottura di cibi ricchi di carboidrati ad alte temperature, oltre i 120 °C.
È il sottoprodotto di una reazione chimica che si innesca tra zuccheri e l’amminoacido asparagina. In realtà può formarsi anche in altri cibi, ma quelli con molti carboidrati sono più a rischio.
I prodotti più “vulnerabili” da questo punto di vista sono quelli a base di cacao, come il cioccolato fondente, le barrette, il latte al cioccolato, il budino, le farciture per torte al cioccolato, i preparati al cacao, ma anche il caffè tostato e macinato in polvere, e i suoi sostituti a base di cicoria.
Seguono cereali, biscotti, cracker, pane croccante, toast e snack trasformati, crosta del pane e patate, sia in busta che fritte, e altri piatti a base di patate anche cotte al forno.
Come ridurre l’acrilamide?

L’acrilamide a quanto pare è più diffusa di quanto non si creda, ma per fortuna è possibile ridurla seguendo alcuni consigli.
Innanzitutto riducendo drasticamente il consumo di cibi fritti ed evitando gli eccessi, anche se avete la friggitrice ad aria.
Inoltre bisognerebbe prediligere il pane non tostato e quello da forno, preferendo le patate chiare anziché scure, e conservandole a temperatura ambiente in un luogo asciutto, al riparo dalla luce, anziché in frigorifero. Io le posiziono nella dispensa.
Utile anche immergerle in acqua fredda per 15-30 minuti prima della cottura, proprio per ridurre la formazione di eventuale acrilamide.
Rischi per la salute dell’acrilamide
Diverse ricerche hanno tentato nel corso del tempo di evidenziare i possibili rischi correlati all’assunzione di acrilamide.
Alcuni studi parlano di possibili effetti cancerogeni, e lo stesso National Cancer Institute è di questo parere perché l’acrilamide si converte nel corpo in glicidamide, composto che può causare mutazioni e danni al DNA.
Sono diverse poi le agenzie che hanno classificato l’acrilamide come “probabile cancerogeno per l’uomo”.
Tra queste l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), il National Toxicology Program (NTP) composto da diverse agenzie governative degli USA e centri di controllo e prevenzione delle malattie come la Food and Drug Administration e l’Istituto Nazionale della Sanità, l’NTP.
Altri studi affermano invece che non ci siano al momento sufficienti prove per associare il cancro all’assunzione di acrilamide.
Quali sono gli oli più sani per cucinare?

Se da un lato è vero che le friggitrici ad aria utilizzano un quantitativo di olio decisamente inferiore rispetto alla frittura tradizionale (alcune arrivano fino al 75% in meno), partire da un buon olio è comunque importantissimo.
Gli oli che utilizziamo solitamente sono altamente processati, alcuni anche idrogenati totalmente o parzialmente.
Cosa significa? Che sono pieni di grassi trans, il cui consumo regolare diminuisce il colesterolo buono (HDL), aumenta il rischio di malattie cardiache e ictus, aumenta il rischio di diabete di tipo 2.
E anche altri oli come quello di mais, quello di semi di cotone, l’olio di soia e quello di canola tendono tutti a degradarsi in prodotti di ossidazione tossici, come le aldeidi cicliche.
Quali oli preferire con la friggitrice ad aria? Personalmente utilizzo l’olio di arachidi, ma si presta divinamente anche l’olio d’oliva non extra vergine.
PER APPROFONDIRE Alla scoperta del miglior olio per friggere
Friggitrici ad aria: vale la pena utilizzarle?
Non sconsiglio le friggitrici ad aria, ma è importante capire che i cibi fritti prodotti da questo elettrodomestico, per quanto più sani del fritto tradizionale, restano pur sempre cotti ad elevatissime temperature, con tutti i rischi che ne derivano.
E pertanto consumarli regolarmente non fa bene. Perlomeno gli alimenti più a rischio.
Quali friggitrici ad aria acquistare?
Abbiamo già creato una classifica sulle migliori friggitrici ad aria, ma per tagliare corti vi lascio i modelli che consigliamo maggiormente qui sotto. La Philips Airfryer XXL è il top di gamma della categoria, mentre la friggitrice ad aria Innsky da 5,5 L offre il miglior rapporto qualità/prezzo.