La chiave per un caffè aromatico, corposo, è macinare i chicchi prima di prepararlo. E per fare questo avrete bisogno di un buon macinacaffè elettrico.
Ma quale modello scegliere e acquistare?
In commercio ce n’è per tutte le fasce di prezzo, ma a seguito dei nostri test ci siamo resi conto che quelli a lame rotante (i più economici) non sono all’altezza del compito, restituendo una macinatura disomogenea.
A seguire abbiamo raccolto i migliori macinacaffè elettrici sul mercato, quelli che offrono una macinatura uniforme e personalizzabile in base alle esigenze.
Migliori macinacaffè elettrici del 2023:
1. De’Longhi KG 521.M
Il De’Longhi KG 521.M è il miglior macinacaffè elettrico in commercio.
Costruito interamente in metallo, tramite il display LCD da 2,1 pollici è possibile regolare la macinatura del caffè su 18 livelli, l’aroma su 3 diversi livelli e impostare il proprio dosaggio preferito.
Il sistema di macinatura è di tipo conico, il più efficiente, e il caffè può essere conservato nel contenitore in dotazione da 350 g dotato di tappo salva-freschezza.
La polvere ottenuta può anche essere inserita direttamente nel portafiltro della macchina da caffè.
2. Rommelsbacher EKM 300
Il Rommelsbacher EKM 300 è il macinacaffè elettrico migliore per rapporto qualità/prezzo.
Con sistema di macinatura di tipo conico, permette di personalizzare il grado di macinatura individualmente in 12 livelli e il contenitore rimovibile con copperchio salva-aroma permetta lo stoccaggio di circa 220 g di polvere.
Si tratta di un dispositivo eccellente nelle prestazioni, costruito in plastica di ottima qualità, al giusto prezzo.
Scegliere il miglior macinacaffè elettrico: guida all’acquisto
Nel momento in cui si decide di acquistare il miglior macinacaffè, le prime domande che vi dovete porre sono: qual è la necessità che avete e che tipo di macinacaffè vi serve veramente?
Tutto dipende principalmente dalle vostre abitudini in tema di consumo di caffè. Nel caso voi consumate diverse tazzine al giorno di questa bevanda, è opportuno orientarsi su un prodotto qualitativamente valido di tipo professionale o semi-professionale.
Qualora invece non bevete molto caffè al giorno, potete tranquillamente scegliere un modello elettrico, che si caratterizza principalmente per non avere un costo eccessivo e per il fatto che vi permetterà di consumare una quantità minore di caffè.
Anche nel caso dei macinacaffè elettrici ci sono delle sostanziale differenze trai vari modelli in base alle loro caratteristiche e a come riescono a personalizzare la macina; tutto ciò comporta che la vostra scelta deve essere effettuata in base alle vostre esigenze e al tipo di caffè che si utilizza, in quanto ne consegue un diverso grado di finezza della macina.
Accanto ai modelli elettrici, sono disponibili anche modelli di tipo classico, azionati manualmente che permettono di macinare delle quantità ridotte di caffè ma che si rivelano ideali per coloro che fanno un consumo limitato di questa bevanda.
Tipologie di macinacaffè
Volendo effettuare una classificazione dei migliori macinacaffè, possiamo fare una prima distinzione in base al sistema di macinatura che può essere di due tipi; possiamo infatti trovare dispositivi a lame rotanti o a macina con quest’ultima che può essere ulteriormente classificata in conica o piatta.
Vediamo brevemente le differenze:
- Macina conica: questo tipo di macina è quella che fornisce le migliori prestazioni in quanto il sistema di macinatura riesce a far ottenere una polvere decisamente uniforme e che è in linea con il settaggio che avrete impostato. L’aspetto di maggior interesse è dato dal fatto che il movimento lento comporta una minore frizione e generazione di calore, non altera minimamente il sapore del caffè;
- Macina piatta: questo è invece il sistema più diffuso, con prestazioni sicuramente inferiori rispetto a quello precedente, con i macinacaffè che lo utilizzano che presentano un costo minore;
- Lame rotanti: si tratta del sistema maggiormente diffuso, soprattutto nei macinacaffè di minor costo, con lame che girano velocemente e che danno luogo ad una polvere grossolana e con un sapore alterato in virtù del maggior calore generato.
La vostra scelta deve essere orientata dalla presenza di un sistema di regolazione della macinatura in quanto questo aspetto influenza in modo netto la qualità del caffè.
Da quanto abbiamo appena esposto, i macinacaffè con sistema a macina assicurano delle macinature di ottima fattura che possono essere variate a vostro piacimento da molto fine a grossolana; diversamente nei modelli a lame rotanti, la qualità della macina dipende dal tempo di utilizzo in quanto ad un maggior uso corrispondono delle polveri più fini, anche se questo non corrisponde sempre al vero.
La maggiore o minore finezza della polvere dipende anche dal tipo di utilizzo che volete effettuare del caffè in quanto una polvere fine sarà ideale per il classico espresso italiano mentre invece una macinatura più grossolana sarà perfetta per il caffè americano.
Il settaggio della macina, che nella maggior parte dei modelli è preimpostato e consente di macinare solo una quantità precisa di caffè, avviene attraverso una manopola che vi permetterà di scegliere il numero di tazze che si vuole ottenere.
Nello specifico la capienza del serbatoio permette di stabilire quanti chicchi di caffè riesce a mantenere con una forbice che varia da 50 g per i modelli più piccoli fino a 500 g per i macinacaffè più capienti.
Come regolare il macinacaffè?
La regolazione del macinacaffè è abbastanza importante per questo motivo cercheremo di fornirvi alcune nozioni per riuscire ad ottenere un caffè perfetto, specificando che non tutti i dispositivi possono essere regolati, specie quelli più economici.
Altro aspetto che bisogna sottolineare è il fatto che le regolazioni indicate sono inerenti a macchine da caffè di tipo manuale come quelle presenti nei bar o anche nei piccoli modelli presenti in casa.
In linea di massima i filtri da caffè singoli hanno una capienza di 7-8 grammi, ma può arrivare a 14-16 grammi per quello doppio. La macinatura deve essere effettuata in modo che il tempo affinché il caffè cada nella tazzina sia compreso tra 27 e 32 secondi.
Qualora il tempo sia inferiore avrete un caffè dal sapore acido che diventa invece bruciato se si superano i 32 secondi.
Pertanto nel primo caso dovrete fare in modo che la macinatura del caffè sia effettuata in modo da ottenere una polvere più fine; nel secondo caso invece la macinatura deve dare luogo ad una polvere più grossolana.
In entrambi i casi la macinatura deve essere eseguita in maniera molto precisa poiché piccole variazioni possono comportare effetti molto sensibili sulla stessa.
Infine un ultimo elemento che dovete considerare è che i cambi di temperatura e umidità possono influenzare sul dispositivo e sulle lame; questo significa che le regolazioni devono essere effettuate spesso.