Come ho già avuto modo di spiegare nell’articolo su come friggere correttamente, non tutti gli oli sono uguali.
Ma allora qual è il migliore? Ci sono dei prodotti più consigliati di altri quando si tratta di frittura?
Ho cercato di rispondere una volta per tutte a questa diffusa domanda in questa guida: leggetela fino alla fine per saperne di più!
Olio migliore per friggere: esiste veramente?
La prima cosa che voglio condividere è il fatto che, purtroppo, per gli amanti della sintesi non esiste l’olio migliore per friggere in assoluto.
Questo non significa, comunque, che non possiate avere sotto mano delle linee guida utili per poter arrivare all’individuazione dell’olio più salutare, e che non ci siano delle regole che dobbiate “rispettare”.
In particolar modo, è bene iniziare a rammentare che un olio è tanto più resistente quanto più acidi grassi monoinsaturi contiene, ed è questo il caso dell’olio di oliva, che per quanto attiene il contenuto di acido oleico non è secondo a nessuno.

Se però non volete usare l’olio di oliva per la frittura, sappiate che anche l’olio di arachidi ha una buona resistenza (punto di fumo 230 °C), tanto da renderlo una delle scelte ideali per una buona frittura.
Di contro, anche se l’olio extravergine di oliva viene considerato quello più prestigioso per i condimenti, non è particolarmente adatto alle fritture: alle alte temperature, infatti, le sostanze che lo rendono particolarmente pregiato tendono a degradarsi, e il suo aroma finirà con lo svanire; inoltre viene assorbito eccessivamente dagli alimenti.
Un discorso per certi versi simile può essere fatto nei confronti degli oli di semi di girasole, mais e soia: se esposti all’aria e alle alte temperature tendono infatti a deteriorarsi, non rendendosi ideali per le fritture.
Insomma, per trarre le dovute valutazioni finali, se volete utilizzare il migliore olio per friggere la scelta dovrebbe ricadere sull’olio di oliva (non extravergine) o sull’olio di arachidi, che sono dotati di una buona resistenza e un punto di fumo adeguato.
Consigli per un migliore uso dell’olio per friggere

Qualsiasi sia la vostra scelta tra le migliori alternative di cui sopra, ricordiamo inoltre come non bisognerebbe mai friggere a una temperatura superiore a 180 gradi: si correrebbe altresì il rischio di raggiungere rapidamente il punto di fumo, rendendo dunque poco invitante e salutare la cottura.
Per rendersi conto di ciò ci si può peraltro anche armare di un valido termometro da cucina, che vi permetterà di monitorare l’andamento della temperatura di cottura.
Utilizzate poi gli strumenti giusti, come una padella apposita per friggere o, meglio ancora, una friggitrice domestica.
Infine, ricordo che è sempre meglio utilizzare più olio e friggere gli alimenti di volta in volta, senza cuocere i cibi tutti insieme, magari in poche quantità di olio. Per quanto intuibile, evitare il riutilizzo dell’olio e soprattutto non rabboccarlo.