Pietra ollare per cucinare: cos’è, come si usa e primo utilizzo

Pietra ollare per cucinare: cos'è, come si usa e primo utilizzo

Ci sono alcuni materiali, nel mondo della cucina, che molti di noi non hanno mai sentito nemmeno nominare. Forse perché si tratta di strumenti specifici destinati ad uso professionale? In molti casi sì.

Ci sono però numerosi altri materiali che possono essere tranquillamente introdotti in una comune cucina domestica. Tra questi c’è la pietra ollare.

Siate onesti, la conoscete? Neppure noi della redazione, prima di documentarci al riguardo, ne conoscevamo l’esistenza. Ma “la curiosità è l’argilla con cui è formata tutta la conoscenza”, diceva Mark Evanier, noto scrittore e fumettista televisivo americano, già nel secolo scorso.

Speriamo perciò di avervi incuriosito e che possiate leggere con attenzione le prossime righe, dove vi spieghiamo cos’è la pietra ollare e come si usa.

Cos’è la pietra ollare

Innanzitutto bisogna capire di cosa stiamo parlando. La pietra ollare è una tipologia di roccia metamorfica, il colore con cui si presenta è sul verde scuro e viene utilizzata per costruire piastre, forni e altri utensili da cucina.

Le caratteristiche principali di questo materiale sono la lavorabilità e l’alta resistenza al fuoco, aspetto che lo rende ideale alla costruzione di strumenti sopra citati.

Dopo aver compreso questo, andiamo a vedere i vantaggi che possiamo trarre dalla pietra ollare e, soprattutto, cosa cucinare con la pietra ollare.

Come utilizzare la pietra ollare

Entriamo nello specifico, andando a parlare dell’aspetto che più interessa tutti noi, quello prettamente pratico. Cosa posso cucinare con la mia piastra in pietra ollare? Praticamente tutto, o quasi. Bistecche, pesce, verdure, ortaggi.

Il rilascio del calore è uniforme e graduale, ma soprattutto a temperatura costante e questo permette di ottenere cotture davvero soddisfacenti.

Tutti voi probabilmente starete pensando alla classica grigliata in cui la carne finisce per essere servita fredda.

Proprio in quel caso una piastra in pietra ollare bollente può soccorrervi. È il classico strumento amico del barbecue, che permette di servire la bistecca su un qualcosa di caldo e ultimare a piacimento la cottura.

Quindi posso acquistare uno strumento in pietra ollare per cucinare la carne? Assolutamente sì, ma non limitatevi a quello. Potete utilizzarla per grigliare delle semplici verdure o per far sciogliere del formaggio sopra del pane.

Insomma, gli utilizzi sono molteplici e sta a ognuno di noi capire quale di questi si adatta di più al nostro stile di vita o semplicemente alla nostra alimentazione.

È possibile anche preriscaldare la pietra ollare in forno nel caso in cui abbiate bisogno che la sua superficie sia davvero calda. In questo caso consigliamo di lasciarla in forno statico a 250 °C per circa 15-20 minuti.

Dopo aver compreso cos’è la pietra ollare e come si usa, è il momento di analizzare questo materiale da un punto di vista della manutenzione.

Differenze tra pietra ollare e pietra lavica

È secondo noi opportuno fare una panoramica sulle differenze tra questi due materiali, dato che molti consumatori tendono spesso a fare confusione.

Si tratta in entrambi i casi di pietre di origine naturale. La prima, la pietra lavica, ha origine vulcanica e presenta un colore molto scuro. La seconda è un tipo di roccia metamorfica, dal colore tendente al verde.

Da un punto di vista culinario posso essere considerate simili. Entrambe infatti, poste sul fuoco, possono raggiungere temperature fino a 250 °C. Questa caratteristica le rende ideali a cotture che necessitano di una potenza di fiamma notevole, il barbecue su tutti.

Per quanto riguarda la struttura del materiale, entrambe si presentano molto dure e compatte, con la pietra lavica che sembra avere una compattezza maggiore e di conseguenza una capacità termica più evidente.

Anche per quanto concerne la durata nel tempo la pietra lavica pare poter prolungare il proprio utilizzo più a lungo rispetto a quella ollare.

Primo utilizzo e manutenzione

Piastra in pietra ollare per tenere calda una bistecca

Quando si acquistano padelle, piastre o altri utensili di materiali diversi dai soliti, un occhio in più alla manutenzione va sempre dedicato.

Quello che in particolare richiede attenzione è il primo utilizzo. Prima di ciò consigliamo di lavare la piastra in pietra ollare con acqua salata. In che modo? Continuate a leggere.

Sciogliete 20-25 g di sale in circa 1 L di acqua tiepida. Dopodiché utilizzate la soluzione ottenuta per lavare accuratamente la superficie, asciugando poi con un panno asciutto.

Sono altamente sconsigliati i detersivi e in generale i saponi sgrassanti. Hanno delle proprietà chimiche corrosive e per l’integrità dei materiali in roccia non sono l’ideale.

Questo tipo di pietra in particolare ha una porosità elevata, che gli permette di assorbire perfino i profumi dei saponi da cucina, trasmettendo poi il tutto agli alimenti, rendendoli poco piacevoli al palato.

Per quanto riguarda infine l’utilizzo culinario vero e proprio, le piastre in pietra ollare è preferibile scaldarle su una fonte di calore omogenea e soprattutto gradualmente, senza esporle a fiamme aggressive tutto d’un tratto.

Una volta terminata la cottura invece lasciatela raffreddare piano piano, senza mai aggiungere acqua fredda per accelerare questo processo, cosa che potrebbe compromettere la stabilità del materiale.

Come pulire la pietra ollare

Per vostra fortuna le operazioni di pulizia della pietra ollare non sono troppo laboriose. Basta, come detto nelle righe precedenti, lasciarla freddare completamente e poi lavarla in modo delicato con un panno asciutto, togliendo pian piano i residui di cibo.

Un ulteriore accorgimento, consigliato se volete mantenere la vostra piastra per un periodo di tempo molto lungo, può essere l’utilizzo di olio EVO per ungere la piastra prima di ogni utilizzo.

Navigando sul web ci siamo infine accorti che molti consumatori tendono a chiedersi se materiali come questi possano recare danni alla salute. Perciò cucinare sulla pietra ollare fa male? La risposta è probabilmente nel mezzo. Cosa intendiamo?

La pietra ollare, nonostante sia un prodotto naturale, è internamente composta da talco, uno dei minerali più diffusi sulla terra.

Quando si cucina un pezzo di carne rossa, i grassi di quest’ultima si sciolgono sulla pietra, andando a contatto biochimico con il talco. Ciò produce una molecola detta benzopirene, un idrocarburo potenzialmente nocivo per la salute.

Non si tratta di un qualcosa di davvero pericoloso, ma è a nostro avviso opportuno fare attenzione, magari evitando un utilizzo quotidiano di questi strumenti in pietra, destinandoli ad un consumo più saltuario.

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