Una delle ricette più famose e conosciute della tradizione ligure è il pesto alla genovese, ovvero la salsa originaria dell’Ottocento a base di basilico (preferibilmente ligure), il quale viene aggiunto, dopo averlo pestato o frullato, agli altri ingredienti.
In questo articolo vi daremo le indicazioni per ottenere un pesto il più possibile vicino a quello della ricetta originale utilizzando il frullatore ad immersione.
La procedura in realtà prevede la lavorazione degli ingredienti con il mortaio, ma poiché è un un oggetto che non tutti possiedono e che non tutti sono bravi ad utilizzarlo, con l’utilizzo del frullatore ad immersione possiamo comunque ottenere un buon risultato.
I punti da rispettare: alcuni ingredienti devono essere freddi, il basilico deve essere di qualità, fresco e con le foglie tenere e lo stesso vale anche per tutti gli altri ingredienti quali l’olio extravergine di oliva e il formaggio.
Ingredienti
- 150 g di olio extravergine d’oliva
- 80 g di foglie di basilico
- 50 g di parmigiano reggiano
- 30 g di pecorino sardo
- 40 g di pinoli
- 1 spicchio di aglio
- 1 pizzico di sale grosso
Procedimento
Dobbiamo innanzitutto mettere in freezer i formaggi, i pinoli, le lame e il bicchiere del frullatore.
Procediamo poi a lavare con acqua corrente, e in seguito asciugare, le foglioline di basilico, selezionando accuratamente, eliminando quelle rovinate.
A questo punto aggiungiamo nel bicchiere del frullatore il basilico, l’olio evo, l’aglio, il sale e i pinoli e iniziamo a frullare a scatti (per non scaldare il basilico).
Una volta frullato tutto aggiungere il parmigiano e il pecorino, grattugiati non troppo finemente, e mescolarli con un cucchiaio: in questo modo si ottiene una grana più grossolana; un altro procedimento prevede l’inserimento dei formaggi insieme agli altri ingredienti, prima di frullarli. A voi la scelta, in base alla vostra preferenza.
Se vogliamo, possiamo subito usare il nostro pesto alla genovese fatto con il minipimer per condire la pasta, oppure conservarlo in frigo per circa dieci giorni, ricoprendolo con un piccolo strato di olio d’oliva in modo tale che mantenga il colore vivo; in alternativa è possibile conservarlo in freezer e scongelarlo gradatamente all’occorrenza.
Ricordiamo che la pasta che più esalta il gusto del pesto alla genovese sono le trofei e le trenette, ma alcuni usano condire con pesto anche gnocchi e lasagne con strati di besciamella non troppo solida, pesto, mozzarella e parmigiano.